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2000

 

Un eroe prestato alla politica

<<E’ora di archiviare definitivamente il trasformismo>>

Una vita ancora molto giovane ma già attraversata da esperienze umane e professionali dure e dolorose.

Un gesto di coraggio e di altruismo pagato ad un prezzo immane. Poi, il silenzio, senza ostentazioni, con l’umiltà di chi è capace di grandi gesti ma che rifiuta le luci della ribalta, il lungo percorso per tornare ad una vita di normalità, un percorso punteggiato dalla sofferenza ma sostenuta da incrollabile determinazione.

 
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Questo è Gianfranco Paglia. Il Presidente delle Repubblica, gli conferì la Medaglia D’oro al Valor Militare (è il più giovane decorato di Medaglia D’oro, vivente). Il Papa lo ricevette in udienza privata. Ma lui Gianfranco, quando gli chiedevano di quell’agguato, di quella battaglia, di quel suo gesto eroico rispondeva scrollando le spalle: <<Ho fatto soltanto il mio dovere. Chiunque al mio posto si sarebbe comportato così…<<. Non voglio essere considerato un eroe. Sarebbe diseducativo. Chi fa il proprio dovere ogni giorno non è un eroe. Ed un soldato che si trova nella situazione in cui mi sono trovato a Mogadiscio deve compiere il proprio dovere. Non c’è eroismo nel rischiare la vita. Quanta gente che lavora rischia ogni giorno la vita? Ecco perché dobbiamo sempre ricordarci di una cosa: <<Il nostro dovere >>. << Ho accettato la candidatura – spiega Gianfranco Paglia – perché è un partito nel quale ritrovo i miei ideali, è una forza politica che ha una grande linearità e coerenza, perché guarda con grande attenzione ai problemi dei giovani ed quelli delle classi meno garantite in una società complessa come quella nostra, perché è una forza proiettata nel futuro e nell’Europa>>.

Tratto dal "Roma” 13 febbraio 2000

 

 

FINI SPONSOR D’ECCEZIONE DI PAGLIA:

l’Italia deve sentirsi in debito con te

C’erano proprio tutti ieri, nella sala consiliare della Provincia,ad accogliere il leader nazionale di AN Gianfranco Fini, che ha presentato i candidati alle elezioni regionali Terra di Lavoro.Nel rivolgersi ai candidati di AN, ha rivolto un elogio particolare al Tenente Gianfranco Paglia, in lizza per il consiglio regionale: “Siamo fieri di averti con noi – gli ha detto – perché rappresenti due valori fondamentali molto cari alla destra: l’amore di Patria e il senso del Dovere. Nei tuoi confronti tutti gli italiani si devono sentire in debito”.

Tratto dal "Corriere di Caserta” 24 marzo 2000

 

 

LA MEDAGLIA D’ORO PRESIDENTE ONORARIO DELL’UNMS

Paglia: troppa sfiducia nella politica

Questa cerimonia era stata pensata prima della mia candidatura alle regionali, mi dispiace che se ne parli. Mi auguro che adesso non venga strumentalizzata. Un commento appena sussurrato, quasi una riflessione ad alta voce, poi Gianfranco Paglia ritira il distintivo d’onore e la pergamena che lo sancisce presidente onorario della sezione casertana dell’Unione nazionale mutilati per servizio. Gianfranco che qui è più che mai un eroe, il simbolo di un dovere compiuto sino in fondo, a prezzo di un sacrificio personale rappresentato da una carrozzella che lo Stato ha onorato con una medaglia d’oro al valore militare. Il tenente, oggi candidato per AN alle regionali <<Era da un po’ che mi chiedevano di impegnarmi in politica, era da un po’che ci pensavo. Ora ho accettato perché sono convinto che la gente debba tornare a credere nella politica>>.

 
 

 
 

I programmi ci sono ma si riassumono in una frase sola: <<Vorrei cercare di fare qualcosa di pulito con la politica>>. La voce è dolce però il tono è fermo, da ufficiale: <<Io non vado in giro a chiedere voti, non sono abituato a fare pubblicità a me stesso. Mi limito a parlare con la gente, mi confronto. Anzi mi sento in dovere di avvisare quelli che vogliono votarmi che corrono un rischio: io non sono un politico di mestiere, sono solo uno che ha voglia di affrontare i problemi senza tirarsi indietro, senza compromessi>>. Avvertimento valido anche per il partito, caso mai avesse pensato di giocarsi la carta dell’<<eroe>> per rastrellare voti: <<La gente mi avvicina con curiosità e con simpatia. Poi ci mettiamo a parlare e scopri l’uomo, le sue idee, i suoi progetti,il suo carattere. Apprezzando l’umiltà con la quale mi rapporto a quello che non conosco ma avvertono anche che non sono una persona manovrabile, che quando parlo della necessità di difendere valori come la famiglia, l’onore, la patria e l’onestà io ci credo veramente.

Tratto da "Il Mattino” aprile 2000