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1996 |
Desiderio per la medaglia d’oro al valor militare Parte per Sarajevo il decorato Paglia Caserta. Il tenente napoletano Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, potrà, tra qualche giorno, realizzare un suo grande desiderio: incontrare a Sarajevo i paracadutisti del contingente italiano impegnati nella missione in Bosnia. La visita del tenente Paglia avverrà in concomitanza con la celebrazione della festa dei paracadutisti che riterrà a Sarajevo il 23 ottobre. L’occasione servirà a saldare in una continuità ideale l’impegno sostenuto dalle forze armate italiane in varie missioni di pace. Tratto da "Il Roma” 19 ottobre 1996
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Sarajevo in festa per il Tenente napoletano Paglia Sarajevo – El Alamein, Mogadiscio, Sarajevo. Il glorioso itinerario della brigata paracadutisti Folgore è stato idealmente ieri nella capitale nella capitale bosniaca alla presenza del ventiseienne tenente napoletano Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare guadagnata sul campo dell’onore il 2 luglio1993 a Mogadiscio. Il giovane è stato festeggiato da alti ufficiali italiani, francesi, portoghesi ed egiziani nel 54° anniversario della battaglia di El Alamein. Gianfranco Paglia ha ricevuto sorridente il brevetto verde dei “parà” portoghesi e quello cremisi dei commilitoni francesi oltre ai gradi che il colonnello egiziano Hamdy Ahmed si è simbolicamente strappato dalla divisa applicandoli su quella di Gianfranco Paglia. Promosso sul campo da egiziani, francesi e portoghesi, sottovoce il giovane tenente si è limitato a dire << Questa è la Folgore >>. Tratto da"Il Mattino” 25 ottobre 1996 |
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IFOR. Gianfranco Paglia a Sarajevo ricorda il bersagliere di Casagiove <<Ho deposto fiori dove morì Gerardo>>evo in festa per il Tenente napoletano Paglia La vecchia palestra che ospita le camerate dei bersaglieri a Sarajevo sta per diventare una scuola. È là che trovò la morte Gerardo Antonucci, il giovane caporal maggiore di Casagiove, dilaniato dall’esplosione accidentale di una granata. Ed è lì che Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, ha voluto dedicare una delle tappe più intense del breve viaggio in Bosnia, appena conclusosi Tratto da"Il Mattino” 26 ottobre 1996 |
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