\\ Blog : Storico (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di amministratore (del 13/11/2013 @ 21:14:37, in Intervista, linkato 2502 volte)
" Nella giornata del ricordo"
L'articolo sulla strage di Nassiriya pubblicato su Il Mattino.it
Oggi è la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. A vent'anni dalla battaglia del Checkpoint Pasta, e a dieci anni dalla strage di Nassiriya, non posso non pensare che, nonostante passino gli anni, esistono uomini e donne che ancora combattono fino all'estremo sacrificio per portare avanti i valori come la lealtà e l'onore e che rappresentano per il Paese l'esempio più bello. I nostri militari continuano oggi ad essere quelli più amati, e non è un caso se l'Imam di Herat ha affermato, rivolto alla comunità internazionale: «Se proprio dovete mandarci dei militari, mandateci quelli italiani». I nostri soldati sono professionisti che riescono, da un lato, a portare il fucile e, dall'altro, a dare una bottiglia di acqua o a far sorridere un bimbo sconvolto dalla devastazione della guerra. I nostri soldati hanno una umanità che li rende diversi, e immediatamente «riconsocibili», amati. Ed è proprio per questo che reputo fondamentale, qui ed oggi, tenere viva la memoria dei nostri caduti. Un Paese civile ha il sacrosanto dovere di ricordare coloro che si sono sacrificati in nome di un giuramento prestato, ben consapevoli che devono fare sempre, in ogni momento e circostanza, il proprio dovere senza mai tirarsi indietro, lavorando con determinazione, dote che li contraddistingue dagli altri. Più e più volte ci si interroga se è giusto che le missioni internazionali debbano continuare. Il problema non è se continuano o meno; è importante invece, non strumentalizzare. Se i militari italiani vengono chiamati è perché è fondamentale la loro presenza non solo per sconfiggere il terrorismo, ma anche per dare un futuro migliore a popolazioni in gravi difficoltà. * Tenente Colonnello Par, Movm Consigliere Ministro della Difesa
Di amministratore (del 11/11/2013 @ 21:32:28, in comunicato stampa, linkato 965 volte)
" A 10 anni da Nassirya. Paglia: La vittoria di un soldato e' far tornare il sorriso a un bambino "
Intervista rilasciata al Secolo d'Italia Gianfranco Paglia non ha bisogno di presentazioni. È medaglia d’oro al valor militare per la sua dedizione e il suo sacrificio nella battaglia del 2 luglio 1993 al pastificio di Mogadisco. Gravemente ferito in quella tragica giornata, ha perduto l’uso delle gambe. All’epoca era sottotenente dei paracadutisti. Oggi è tenente colonnello e consulente del ministro della Difesa Mario Mauro. È stato deputato nella XVI legislatura. Con Paglia ricordiamo il decimo anniversario della strage di Nassiriya. Come ricordi quello tragica giornata di dieci anni fa? Quale immagine ti è rimasta più viva nella memoria? Sicuramente la fila chilometrica davanti all’Altare della Patria. Il sacrificio dei nostri soldati a Nassiriya ha risvegliato le coscienze degli italiani. Quel pellegrinaggio spontaneo è stato un segnale importante di cambiamento morale del nostro Paese, un Paese che fino ad allora non sempre capiva bene quello che facevamo, quale era il nostro lavoro di soldati delle missioni di pace. Il 12 novembre è diventata una data simbolo della memoria comune? Certamente. Gli italiani in questi anni ha continuato a ricordare, ben al di là dell’emozione del momento. Non c’è città o paese che non abbia intitolato una via o una piazza ai caduti di Nassiriya. Non a caso è stata istituita il 12 novembre come Giornata del Ricordo dei Caduti, militari e civili, nelle Missioni internazionali di pace. Il ministro Mauro ha tenuto a ricordare in modo particolare questa ricorrenza. Non tutti però ancora capiscono. Ci sono ancora pregiudizi in una parte dell’opinione pubblica… Purtroppo Sì. E ciò mi addolora. Soprattutto quando si sente dire da qualcuno che i soldati impegnati nelle missioni di pace lo fanno per denaro. È assurdo affermare una cosa simile. Quando parti, metti i gioco te stesso, la tua professionalità. Parti perchè sei un soldato, non per i soldi. Siamo tutto tranne che dei mercenari. La tua vita vale molto di più di quello che puoi guadagnare. Che cosa pensi di quelli che scrivono “10, 100, 1000 Nassiriya”? Penso che sia povera gente, gente che non ha valori. Dispiace anche ci sia strumentalizzazione politica. Penso anche alle polemiche sul rifinanziamento delle missioni. Chi provoca certe polemiche non è consapevole del valore del lavoro dei nostri soldati. Sono cose che dispiacciono e feriscono. Una volta si diceva che la missione del soldato è difendere la Patria alle frontiere. Oggi come si dovrebbe dire? Che si può difendere la Patria in molti modi, anche a molti chilometri di distanza, contro i terroristi. Ma oggi non c’è solo questo. C’è, anche e soprattutto, il desiderio di fare qualcosa per gli altri, di permettere a tante popolazioni di avere un futuro. Qual è il pensiero costante di un soldato impegnato all’estero? Certamente quello di tornare vivo a casa. Ma anche e soprattutto quello di far tornare il sorriso a un bambino. Quando riesci a fare questo, vuol dire che hai vinto. La casa e la famiglia sono pensieri costanti. Ma il pensiero fisso è portare avanti la missione, far capire alla popolazione che non sei un invasore, che stai cercando di fare qualcosa per loro. Qual è oggi l’immagine del soldato italiano nel mondo, soprattutto tra le forze che partecipano alle missioni? C’è grande rispetto negli altri contingenti nei nostri confronti. È un rispetto che abbiamo conquistato con la nostra professionalità, con la nostra umanità e con il sacrificio dei nostri caduti. Abbiamo dimostrato di saper portare il fucile, ma anche l’aiuto. E non è semplice. L’umanità fa la differenza. Un pensiero, in conclusione, ai due marò detenuti in India. Voglio dir loro grazie per la dignità che continuano a dimostare giorno per giorno, la dignità del soldato che compie il suo dovere. È un grande insegnamento.
Di amministratore (del 03/11/2013 @ 22:27:22, in Incontro Evento, linkato 1101 volte)
"4 Novembre
Giornata delle Forze Armate" La Medaglia d'Oro al Valor Militare Gianfranco Paglia ha ritenuto importante dare un messaggio a tutti i militari, in particolare a coloro che sono impegnati nei teatri operativi.
Di amministratore (del 29/10/2013 @ 06:12:54, in Incontro Evento, linkato 1103 volte)
"Sensazioni e problematiche al rientro dall'Afghanistan"
Gianfranco Paglia sarà alla presentazione di " REDUCI " un film-documentario sulle sensazioni e le problematiche dei nostri uomini al rientro da una missione particolarmente difficile come quella in Afghanistan.
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