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2011

Pietro Falco per Il Corriere del Mezzogiorno Caserta, 13 Gennaio

Fli a Caserta, Paglia: volti nuovi per la città

Il parlamentare medaglia d'oro al valore in Somalia pensa alla strategia: «Alleati col Pdl alle amministrative»

CASERTA — È un eroe prestato alla politica, Gianfranco Paglia. Un eroe vero, come certifica la medaglia d’oro al valor militare che si conquistò in Somalia 18 anni fa: nella battaglia del checkpoint Pasta, dopo aver portato al riparo del fuoco nemico i suoi commilitoni feriti, fu colpito a sua volta e perse l’uso delle gambe. Eletto in Parlamento nel 2008 nelle fila del Pdl, ha scelto poi di seguire Gianfranco Fini nell’avventura di Futuro e libertà. Toccherà a lui, quindi, come massimo esponente del partito del presidente della Camera a Caserta, organizzare la lista per le prossime amministrative di primavera.

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Onorevole Paglia, ci sta già lavorando?

«Abbiamo già iniziato a contattare alcuni nominativi. Cercheremo di coniugare due obiettivi: da un lato, mettere in campo volti nuovi e puliti, per rispondere all’esigenza sempre più avvertita di discontinuità, di cambiamento; e dall’altro, far sì che la lista risulti comunque pienamente competitiva. Di sicuro Fli sarà della partita, nella prossima tornata elettorale».

Ma dove si collocherà? I rutelliani dell’Api stanno proveranno a dar vita a un terzo polo, assieme ai dissidenti del Pd: può essere una prospettiva anche per voi?

«Assolutamente no. Posso già anticipare che a Caserta la lista di Fli sarà alleata del Pdl: ho già un accordo di massima in tal senso col candidato sindaco in pectore. Ed oltretutto, credo che anche l’Udc alla fine rimarrà nel fronte del centrodestra».


Perché c’è già un’intesa del nome del candidato sindaco?

«A quanto mi risulta, le due anime del Pdl hanno ormai di fatto convenuto la candidatura di Pio Del Gaudio. Si attende solo l’ufficializzazione. Io sono suo amico da anni e considero quest’ipotesi la migliore possibile. Pio è giovane, ma nel contempo possiede già una lunga esperienza amministrativa. Inoltre, sul suo nome si registra un’ampia convergenza: si può dire che i galloni se li conquistati sul campo».

Quali sono le priorità per il programma che indicherete voi finiani?

«Innanzitutto, rivendicheremo maggiore attenzione per le frazioni. Io abito a Casola e posso dire con cognizione di causa che ci si sente davvero cittadini di serie b: paghiamo le tasse come tutti gli altri, eppure in termini di servizi ci viene restituito poco o nulla. Come pure, è indispensabile un intervento capillare per l’abbattimento di tutte barriere architettoniche. Poi, ovviamente, ci sarebbero le strade, assolutamente indegne. Ma sa che l’amministrazione uscente non è riuscita nemmeno a spendere i soldi che aveva a disposizione?»

A cosa allude?

«Nel 2010 ero riuscito ad ottenere dal governo uno stanziamento per la città di 180 mila euro: sono andati perduti».

Un’ultima domanda: Moffa annuncia che entro fine settimana nascerà alla Camera il gruppo dei ‘responsabili’, con 20 deputati. Ne farà parte anche lei?

«L’ho detto e lo ripeto: non tradirei mai Gianfranco Fini. Per dirla con una battuta, è più facile che torni a camminare».

L'espresso, 21 Gennaio

Il disgusto di Paglia, invalido di guerra

L'ufficiale dei parà e deputato di Fli contro l'assenza del premier ai funerali di Alessandro Romani mentre si dedicava al bunga bunga.

(21 gennaio 2011) Gianfranco Paglia «È semplicemente nauseante. Mi fa soffrire scoprire che dal premier c'è stata una mancanza di rispetto così grave verso i caduti». Gianfranco Paglia è un parlamentare e un ufficiale dei parà. Nel 1993 fu uno dei protagonisti della battaglia del Check Point Pasta, il primo scontro su larga scala che trasformò una missione di pace in operazione di guerra. Era un sottotenente di venticinque anni, che fu colpito più volte dai cecchini continuando però a combattere per salvare i commilitoni feriti: un coraggio riconosciuto con la medaglia d'oro al volore militare, ma che da allora lo costringe a vivere sulla sedia a rotelle.

Paglia è deputato del centrodestra, eletto nelle liste del Pdl ha poi deciso di seguire Gianfranco Fini in Futuro e Libertà. E ci tiene ad esprimere il disgusto per l'assenza del premier ai funerali del parà Alessandro Romani mentre invece si dedicava al "bunga-bunga": «Non riesco a descrive quanto sia colpito da quello che è stato pubblicato sul sito de L'espresso. Indipendentemente da quale forza politica esprima il governo, i militare impegnati in missione fanno il loro dovere e lo fanno sempre fino in fondo, rischiando la vita e sempre più spesso morendo. Dispiace scoprire come proprio il capo del governo poi manchi di dispetto al sacrificio per dedicarsi - se verrà confermato quanto emerge dagli atti - ad attività nauseanti».

Germano Folli in una lettera al Direttore di "Congedati Folgore", Parma 24 gennaio

L'esempio di Paglia

Egregio direttore, ho tardato qualche giorno perché indeciso se inviarle queste poche righe per esprimere il mio parere sulle considerazioni fatte il 17 gennaio da Romano Biacchi, lungi da me la volontà di polemizzare, né di ergermi a difensore dell'onorevole Gianfranco Paglia , non ne ha bisogno, per lui parlano i fatti.

Nel 1994 l'allora sottotenente Paglia in forza alla Folgore fu inviato nell'operazione Ibis in Somalia, in uno scontro a fuoco al ceck-point Pasta. Seppur ferito gravemente continuò l'azione salvando la vita di alcuni suoi commilitoni. Per quella azione, che lo costringe in carrozzina per tutta la vita. Fu insignito della più alta onorificenza, la Medaglia d'oro al Valor militare.

Tolta la divisa, decise di servire in altro modo il Paese, si candidò nelle liste di Gianfranco Fini, fu subito eletto e con la stessa determinazione di quando indossava la divisa, iniziò il suo impegno civile.

Bene, «che c'azzecca», direbbe il Tonino nazionale, con tutto ciò la tragedia di Nassirija? Cosa c'entra la disgrazia della Meloria? Cosa c'entra la bandiera rossa? Ancora una volta la scelta fatta dall'onorevole Paglia di schierarsi con Fini è la più difficile, sarebbe stato più comodo rimanere nel «gregge dei garantiti ».

Non ha ceduto alle lusinghe del potere e si è rimesso in gioco.

Veda, egregio direttore, il nostro è un Paese strano in cui alcuni dei nostri giovani vengono inviati in tutte le parti del mondo per difenderci dal terrorismo, per salvaguardare la loro e la nostra libertà, per rendere più forte la democrazia. Purtroppo, 36 di loro sono caduti nell'adempimento del loro dovere, ma sono sicuro che sono volati in quell'angolo di cielo riservato agli eroi.

Mentre succede questo, altri giovani (tutti di sesso femminile e tassativamente belle) vengono invitate in lussuose ville per fare il bunga bunga ed altro... Ma da quale parte si doveva schierare il maggiore onorevole Paglia se non dalla parte della Folgore, degli Alpini, con tutti gli Italiani che quotidianamente adempiono al loro dovere senza nulla chiedere al potente di turno.



Intervento alla Costituente FLI, (Cri-Dra/Ct/Adnkronos) 13 Febbraio

FLI: PAGLIA, POLITICA ATTUALE NON MERITA SACRIFICIO NOSTRI MILITARI -
"A FINI CHIEDO CHE NOSTRO SEME SIA DI DESTRA"

Rho-Pero (Milano), 13 feb. (Adnkronos) - "La parte piu' bella dell'Italia sono i nostri ragazzi che indossano l'uniforme perche' rappresentano la Patria, la Nazione". E' quanto ha affermato Gianfranco Paglia, medaglia al valor militare, nel suo intervento all'assemblea costituente di Fli in corso a Milano. Ma quando "vedi questa ragazzi rientrare in una bara circondata dal Tricolore e ci si rende conto che ad attenderli ci sono persone che sono li' solo perche' lo prevede il protocollo, allora mi domando se la classe politica attuale meriti il sacrificio dei nostri ragazzi".

Paglia ha quindi puntato il dito anche su chi "mette in dubbio se sia il caso di festeggiare l'Unita' d'Italia". Paglia ha poi spiegato che "non tradiro' mai Fini, pero' a Gianfranco chiedo una cosa, che il seme che lui vuole lanciare per una nuova primavera sia un seme di destra, seme che rappresenti i nostri valori", ha concluso Paglia.

Intervento alla Camera 15/02/2011

Intervento alla Camera sulla richiesta di rientro dei nostri soldati dall'Afghanistan, presentata da IDV

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Paglia. Ne ha facoltà.

GIANFRANCO PAGLIA. Signor Presidente, sinceramente sono un po' in imbarazzo a parlare oggi di Afghanistan perché veramente credo di non aver capito nulla. Come è possibile che in una situazione in cui un Governo dovrebbe dimostrarsi unito, maggioranza e opposizioni unite su un tema così importante, si possa presentare una mozione dove si chiede il ritiro immediato dei nostri soldati?

Si potrebbe parlare per ore dell'Afghanistan e di cosa stanno facendo lì i nostri soldati. Stanno garantendo la governabilità (adesso ci sono un Parlamento e un Governo), la sicurezza (ci sono tante zone dell'Afghanistan dove oggi è possibile riuscire ad avere una vita normale), la ricostruzione (già dal 2006 ci sono circa 140 progetti fatti dal nostro contingente, per non parlare poi degli aiuti umanitari e delle missioni sanitarie che vengono svolte giorno per giorno in tutta la zona afgana).

Quindi, voglio vedere positivo e pensare che l'Italia dei Valori abbia presentato questa mozione pensando di fare del bene e che i nostri soldati vogliano tornare a casa. Tuttavia, voglio far capire loro che questo è un segno di grande debolezza. L'ho già detto in quest'Aula: la storia ci insegna che scappare da queste missioni è controproducente. A Mogadiscio in Somalia abbiamo fatto esattamente la stessa cosa: dopo due anni e mezzo di missione l'abbiamo abbandonata. Cento morti e oggi è la più grossa base terroristica del mondo.

Nella ex Jugoslavia siamo presenti dal 1995 e oggi è possibile andare lì a fare il turista. In Kosovo siamo dal 1999 e oggi è possibile andare lì a fare i turisti. In Libano siamo dal 2007 e oggi è possibile fare i turisti. L'Iraq è stato, invece, abbandonato e sinceramente non consiglio a nessuno di voi di andare a Baghdad perché è poco «igienico».

Quindi, inviterei tutti ad una riflessione: se pensate che le nostre Forze armate vogliano tornare a casa, vi sbagliate per un semplice motivo: perché aver perso 36 uomini non avrebbe più senso. Quindi, a questo punto è inutile stare qui a piangere i nostri soldati, ma bisogna continuare con questa missione. Le missioni umanitarie sono un po' come le guerre: si sa quando iniziano, ma non quando finiscono. Quindi, ci dobbiamo dimostrare uniti. È per questo motivo che Futuro e Libertà per l'Italia voterà convintamente contro la mozione dell'Italia dei Valori (Applausi dei deputati dei gruppi Futuro e Libertà per l'Italia, Popolo della Libertà e Unione di Centro).

Discussione alla Camera, (Sin/Zn/Adnkronos) 9 Marzo

DIFESA: PAGLIA (FLI), LEGA NON USI ALPINI PER AUMENTARE I CONSENSI

Roma, 9 mar. (Adnkronos) - "Rispedire in Commissione la proposta di legge che favorisce le regioni dell'arco alpino nel reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine, e' una scelta di grande responsabilita' che sgombera il campo dalle discriminazioni e dai favoritismi'. Cosi' Gianfranco Paglia, maggiore della Folgore e deputato di Futuro e Liberta'.

'Noi non siamo contrari a incentivi per i militari -spiega l'esponente di Fli- ma non e' accettabile che i partiti politici, come la Lega, utilizzino le nostre Forze Armate al solo fine di aumentare i loro consensi a discapito della storia e dell'onorabilita' dei nostri soldati, che difendono l'intera Nazione sulla base di criteri di specializzazione e che nulla hanno a che fare con le logiche territoriali'.

'Se si vuole iniziare a dividere cominciando da chi veste un'uniforme -conclude Paglia- noi non ci stiamo e non ci saremo mai. Ora dalla commissione Difesa ci aspettiamo che esca un testo che difenda gli interessi degli Alpini e non della Lega".

Valter Delle Donne per Il Secolo d'Italia, 17 Marzo

"FACCIAMOLA DIVENTARE FESTA FISSA DEL CALENDARIO"
GIANFRANCO PAGLIA: L’ITALIA NE HA BISOGNO PER RICORDARE LE RADICI DI UN’APPARTENENZA

ROMA. «Vedo una grande partecipazione tra la gente. Si potrebbe fare in modo che la ricorrenza diventi un appuntamento fisso, una data come il 2 giugno. Sarebbe un modo di rinnovare il senso e le ragioni di essere italiani». Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valore militare e deputato di Futuro e libertà, bada all’essenziale. Con la sua biografia potrebbe permettersi il lusso della retorica. Tra i pochissimi italiani viventi a vantare una fiction tv sulla sua biografia, oggi l’eroe di Mogadiscio potrebbe prendersela con i leghisti che non partecipano alle celebrazioni, che hanno scelto di andare al bar pur di non ascoltare l’inno di Mameli. Potrebbe permettersi anche di bacchettarli, di gridare «vergogna ». Non è il suo stile.

¦ Maggiore Paglia, non la indigna sapere che quelli del Carroccio fanno di tutto per evitare le celebrazioni?

Vuole sapere come la penso? Io in privato con i deputati della Lega ci parlo. Quando non ci sono in giro telecamere o giornalisti nessuno parla di secessione, anzi.

¦ Questo è uno scoop. Anche i parlamentari leghisti sono patriottici?

Ci sono colleghi della Lega che hanno indossato l’uniforme, non posso immaginare che non si sentano fieri di essere italiani esattamente come noi.

¦ Intanto gli uomini di Bossi non festeggiano e fanno di tutto per evitare le celebrazioni. Non è mortificante per il nostro Paese?

Una polemica che ingigantiscono in maniera autolesionistica. Lo fa qualche dirigente leghista per avere il titolo sui giornali. Sono stato nove mesi in Veneto per le mie terapie e le posso garantire che non c’era nessuno che manifestava sentimenti anti-italiani. Se Bossi e Calderoli fanno quelle sparate, peggio per loro, secondo me anziché guadagnare voti li perdono.

¦ Se pensa a queste celebrazioni chi le viene in mente?

Ai ragazzi della spedizione dei mille, per la maggior parte giovani proprio del Nord. Agli ultimi, dal contadino sconosciuto che avrà contribuito all’unità d’Italia offrendo da mangiare ai garibaldini agli eroi civili dei nostri centocinquant’anni di storia.

¦ Eroi come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino o Giorgio Ambrosoli?

Esattamente. Persone che hanno sacrificato la vita per un ideale. Dal più noto all’ italiano destinato a restare anonimo.


¦ Il centro di Roma è imbandierato a festa. Una cosa del genere prima succedeva solo per le partite della Nazionale.

È vero, ha ragione. Ma è un fatto di mentalità. In questo abbiamo tanto da imparare gli americani. Se va in America, ogni tanto vede una bandiera a stelle e strisce esposta. Segno che quella è la casa di un reduce di guerra.

¦ Un segno di appartenenza...

C’è bisogno anche di quello. Fuori dalla finestra mio padre il tricolore lo tiene esposto da anni.

¦ Mentre i leghisti disertano le celebrazioni, nel mondo dello spettacolo e della cultura c’è un fermento di attività senza precedenti. Le sono piaciuti i discorsi di Benigni e Saviano?

Ho apprezzato entrambi: Benigni con la sua estrosità mi ha coinvolto emotivamente, Saviano con la forza della sua parola. Ma mi permetta di citare l’intervento del presidente Giorgio Napolitano, in questo momento rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tutti noi.

¦ E il riferimento rappresentato dal premier?

Vive un momento difficile. A 75 anni si trova coinvolto in situazioni che, se accertate, danno il senso di una persona che ha bisogno d’aiuto. Quello che leggo sui giornali mi ispira un sentimento di tenerezza.

¦ Provava tenerezza anche quando le è arrivata l’accusa di essere un traditore perché aveva scelto di rimanere con Gianfranco Fini?

La campagna di “Libero” mi ha ferito, ma ho avuto modo di replicare e considero la questione chiusa lì.


¦ Con Silvio Berlusconi ha avuto modo di parlare?

La prima e ultima volta prima del voto di fiducia del 14 dicembre. Gli ho detto quello che non condividevo, con molta franchezza. Su alcuni aspetti mi ha dato ragione, su altri non ha capito. Ciò che è accaduto dopo, lo sanno tutti.

¦ Tante volte c’è la metafora negativa, si dice: questo partito non è una caserma. Come a dire che c’è democrazia interna. Lei che conosce entrambe le realtà condivide questa immagine?

In caserma quando fai una fesseria c’è sempre un commilitone che ti dà un rimprovero o un consiglio. Berlusconi in questi ultimi tempi l’avrà avuto qualcuno che gli ha detto: «Silvio, che stai facendo?». Ogni tanto me lo domando.

¦ Un ultimo pensiero, per gli italiani che celebrano questa ricorrenza nelle missioni militari all’estero.

Per me non è l’ultimo, è il primo pensiero. Starò con il cellulare acceso h24. Ho tanti amici nella Folgore che in queste ore sono in Afghanistan. Lì la situazione è molto calda e c’è poco da festeggiare, ma è il loro lavoro e ne sono coscienti.

Il Corriere del Mezzogiorno, 24 Marzo

"Napoli la più esposta nel Mediterraneo. Rischio terrorismo? Simile ad altre città"

Paglia, deputato medaglia d’oro: nessun allarmismo anche se è chiaro che l'attenzione dev'essere più alta.

NAPOLI — «Nessun allarmismo. Napoli sarà esposta, eventualmente, al rischio di ritorsione terroristica allo stesso modo di tutte le altre città dei paesi coinvolti nelle operazioni della sponda sud del Mediterraneo. In più, essendo sede di comando, l’attenzione su Napoli sarà certamente più elevata». Per il deputato di Futuro e Libertà, componente della commissione Difesa di Montecitorio e maggiore dell’Esercito, Gianfranco Paglia soprattutto medaglia d’oro valor militare dopo essere rimasto gravemente ferito nella battaglia del pastificio di Mogadiscio il 2 luglio 1993) «occorre soltanto sperare che la situazione libica possa al più presto definirsi per il meglio».

- Paglia, tuttavia siamo ancora in una fase di profonda incertezza per quanto riguarda gli scenari che potrebbero aprirsi nel Mediterraneo. E Napoli resta un luogo altamente strategico anche per eventuali ritorsioni terroristiche.

«I napoletani sono svegli! Inoltre, il livello di attenzione della nostra intelligence è altissimo. Insomma, possiamo stare tranquilli. Non si può affermare che fa piacere quanto riconosciuto all’Italia, con l’assegnazione del ruolo di coordinamento delle attività di pattugliamento nel Mediterraneo. Ma non sarebbe stato più incoraggiante sottostare alle mire e alla volontà esibite, finora, dai francesi. Non è nemmeno il momento di far polemica sul trattato firmato alcuni mesi fa con la Libia di Gheddafi, anche se, prima o poi, meriterebbe qualche riflessione seria. Ma, ripeto, non credo vi siano rischi aggiuntivi per Napoli. Poi, occorrerà verificare cosa accadrà nei prossimi mesi».

- Quale prospettiva ipotizza?

«Io continuo a sperare in una evoluzione politica, nel dialogo. Ma le condizioni attuali portano a prevedere altri scenari» .

- Quali?

«Tutte le missioni militari partite con i bombardamenti hanno avuto una coda, piuttosto lunga, di operazioni via terra, magari guidate direttamente dall’Onu. Stavolta si può auspicare una collaborazione con la Lega Araba, anche se all’interno di quest’ultimo organismo restano tracce evidenti di divergenze politiche» .

- Ora la Campania potrebbe accogliere migliaia di rifugiati. Tra di essi potrebbero nascondersi dei terroristi?

«Dall’informativa del Governo è stato confermato che finora non è arrivato neanche un cittadino libico sulle nostre coste. A mio parere occorrerebbe evitare allarmismi: durante la guerra nella ex Jugoslavia circa 800 mila profughi hanno invaso l’Occidente europeo. La stessa cosa è avvenuta durante la Guerra del Golfo. Sarebbe meglio capire su quali indicatori si fondano tali prospettive apocalittiche» .

- Ma stavolta il flusso migratorio arriverebbe dal Nord Africa. Non crede sia diverso?

«È ovvio che bisogna considerare sempre l’imprevedibilità di alcune ipotesi: i servizi inglesi hanno fornito informazioni su alcune conversazioni telefoniche. Ma neanche la nostra intelligence sta a guardare. Il terrorismo va combattuto, non temuto e basta» .

- Napoli torna strategica e centrale nelle operazioni militari internazionali. Eppure, soltanto qualche tempo fa correva voce che le basi Nato potessero essere smantellate o ridimensionate. È già tutto cambiato?

«Ritengo proprio di sì. Gli Stati Uniti e la Nato non possono fare a meno di Napoli. Il Mediterraneo è oggi una delle aree più calde del mondo» .

- L ’ex ministro degli esteri, De Michelis, ha lanciato un altro allarme: ha detto che focolai di rivolte popolari potrebbero presentarsi anche in alcune aree della Campania, dove il reddito pro-capite è più basso che in Libia o in Egitto. È così?

«Non credo si possano confondere gli effetti della crisi economica vissuti pesantemente nelle famiglie italiane con la condizione di ristrettezza democratica e di oggettiva e diffusa povertà delle popolazioni maghrebine. I campani sanno affrontare le sofferenze e sanno, soprattutto, rimboccarsi le maniche nei momenti di difficoltà».

Peppino Scarano per LiberaMente, 28 Marzo

Intervista per LiberaMente

Sottotenente paracadutista ha partecipato alla missione UNOSOM II in Somalia. Nella battaglia del pastificio (Mogadiscio, 2 luglio 1993) è stato gravemente ferito e ha perso l'uso delle gambe. Per il suo comportamento ha ricevuto la medaglia d'oro al valor militare. Nonostante l'invalidità ha continuato a prestare servizio nell'Esercito presso il Comando Brigata bersaglieri “Garibaldi”; attualmente (2008) riveste il grado di maggiore.

Nel 2008 si è presentato alle elezioni politiche per la Camera dei deputati nel collegio Campania 1, risultando eletto per il Popolo della Libertà. Membro della commissione Difesa, nell'agosto del 2010 aderisce insieme ai finiani al gruppo parlamentare Futuro e Libertà per l'Italia.

La sua storia ha ispirato la fiction Le ali, trasmessa su Rai 1 il 9 novembre 2008.

- Buongiorno On. Paglia, mi consenta una “domanda di rito”, si sente un militare prestato alla politica o viceversa?

Certamente un militare prestato alla politica, non potrebbe essere altrimenti avendo io vestito la divisa appena terminati gli studi.

- Quanto ha inciso la sua vicenda personale sulle scelte politiche?

Se per vicenda personale intende la mia amicizia con Fini, è indubbio che abbia il suo peso ma non è tutto: condivido il progetto e gli ideali che ritengo fondamentali per operare una scelta.

- Qual è il suo rapporto con Fini?

Il mio rapporto con il Presidente Fini nasce molti anni fa, il tutto al di fuori della politica ma come rapporto di stima reciproca.

- Come mai è finito l’idillio di Fini con Berlusconi?

La mia è ovviamente una visione del tutto personale, ritengo che ci si aspettasse la nascita di un grande partito di centrodestra europeo, ma con tutti i canoni di una struttura liberale e democratica. Nel momento in cui si poteva sanare la frattura, credo vi sia stato chi ha preferito dare suggerimenti errati invece di cercare di mediare.

- Quale strada ha imboccato la nostra classe politica in ambito nazionale? …….. ed internazionale…..?

Una brutta strada in entrambi gli ambiti, preferirei meno personalizzazioni e maggiore attenzione ai problemi della gente comune.

- Da più parti si parla di riforma elettorale….. ma chi realmente la vuole?

Ritengo si tratti di una cosa di cui veramente se ne parla tanto, in sostanza non si muove una foglia.

- Riforma della giustizia… ridurrà realmente i tempi dei processi senza intaccare la certezza della pena?

Porrei questa domanda alla gente comune e ritengo di conoscere la risposta: ma perché ora esiste la certezza della pena?

- Napoli e meridione, questione rifiuti….. criminalità e/o cattivo governo delle istituzioni… qual’è la verità?

Veda, che la criminalità si sia infiltrata nell’organizzazione sociale è indubbio. Cominciamo a fare pulizia in politica, solo così potremo avere una classe dirigente realmente rivolta alla soluzione dei problemi.

- Andreotti ha detto “non basta avere ragione, bisogna avere anche qualcuno che te la dia……” in politica è così?

Se si è convinti di essere nel giusto certamente ci sarà chi la pensa come te: non bisogna operare in cerca di consensi ma viceversa ottenerli operando nel giusto.

- Cosa ha significato per Lei il 150 anniversario dell’unità d’Italia?

Significa ricordare e onorare quanti si sono battuti e hanno dato la vita per un giusto ideale di cui noi ne godiamo i frutti.

- Questione Libia….il “pacifismo padano” è stato dettato dal timore di un’invasione di profughi o dagli interessi italiani in gioco?

Credo siano in gioco entrambe le cose da lei citate, ma modificherei la parola profughi con clandestini: i profughi non devono essere visti come un pericolo.



- …la maggioranza ha fornito diversi “distinguo” sull’intervento in Libia …. colpa dei diversi dialetti…

Forse se ci fosse stata una decisione netta fin dall’inizio, non si sarebbero notati i differenti”dialetti”.

- Facciamo gossip: il politico più intelligente, quello più antipatico ed il più preparato?

Sarebbe riduttivo indicare un solo personaggio per categoria, preferirei fare un personale profilo. Intelligente: chi riesce a mettere a disposizione della politica la sua esperienza maturata in precedenza. Antipatico: chi è sempre contro tutto e tutti, come direbbe Totò “a prescindere”. Preparato: ovviamente chi nasce politico, ne conosce tutte le sfaccettature e le storture.

- Futuro e Libertà per l’Italia… Il centrodestra, il centro ed il centrosinistra ...

Ci sono tante cose che si condividono, altre che differenziano: non siamo più alla politica di venti anni fa, dove vi erano nemici, ora vi sono solo avversari… tranne sporadici casi.

- Militare , politico italiano, medaglia d’oro al valor militare ed attore….. quale esperienza ritiene la più esaltante?

Quella militare, anche se in giacca e cravatta porto sempre la mimetica sotto.

Grazie Onorevole Paglia, è stato un piacevole pomeriggio, parlare LIBERAmente della Nostra Italia, chiudiamo formulandole l’invito di venire a conoscere al più presto questi splendidi luoghi.

………. ad maiora

IVAN MAZZOLETTI per il giornale "La Discussione", 6 Aprile

ESERCITI REGIONALI? UNA TROVATA RIDICOLA
La mia proposta di legge mira, invece, a regolarizzare la riserva selezionata

Al vaglio della commissione Difesa ci sono già altre due proposte di legge con lo stesso taglio: la proposta Paglia e la proposta Cirielli, alla quale auspichiamo venga abbinato il nostro provvedimento. Così il capogruppo della Lega Nord in commissione Difesa alla Camera, Franco Gidoni, aveva provato ad ottenere un cenno di consenso sulla proposta di legge per l’istituzione degli eserciti regionali. Un’iniziativa che, secondo il leghista, avrebbe dovuto o potuto far registrare il consenso dei colleghi di Fli e Pdl trattandosi di un argomento simile. È un’iniziativa provocatoria che non condivido e che ritengo inattuabile ha invece commentato il presidente della commissione Difesa della Camera Edmondo Cirielli. Le alzate d’ingegno della Lega hanno questo di buono: sul momento fanno un botto come i petardi di carnevale, e magari qualcuno si impressiona. Dopo un po’, tuttavia, ci si accorge che è solo uno scherzo ha scritto Giorgio Vecchiato in un editoriale pubblicato sul sito web del settimanale Famiglia cristiana. Sulla somiglianza tra i tre provvedimenti (Gidoni-Paglia-Cirielli) le perplessità non sono mancate neanche da parte del finiano Gianfranco Paglia (promotore di una proposta di legge), deputato di Futuro e Libertà e medaglia d’oro al valor militare.

- Onorevole Paglia, sugli eserciti delle regioni siete sulla stessa lunghezza d’onda della Lega?

Ci sono proposte e proposte. Di solito, però, solo le proposte sensate vanno avanti. E questa non ha proprio niente.

- Quindi il collega Gidoni ha forzato un po’ sulle somiglianze e gli accostamenti?

La Lega è davvero ridicola: non esistono gli eserciti del Nord o del Sud, ci sono solo le forze armate, che rappresentano l’Italia. Meglio dei politici. Chi ha un po’ di amor patrio non potrà che bocciare questa proposta, anche perché i nostri militari quando ci lasciano la vita vengono avvolti dal tricolore.

- In cosa consiste la proposta Paglia?

Mira a regolarizzare la riserva selezionata che è tutt’altra cosa.

- Che cos’è?

È una componente della organizzazione delle forze di completamento che Esercito Italiano, Marina Militare e Aeronautica Militare hanno impostato ed è composta da uomini e donne che hanno dichiarato la loro disponibilità a prestare servizio integrati con i militari italiani di carriera o volontari in ferma prefissata, rivestendo i gradi di Ufficiale. Il requisito è il possesso di competenze particolari, generalmente lauree o altre specializzazioni specifiche unite a documentate e solide esperienze professionali.

- Cosa c’entra con gli eserciti delle regioni?

Niente. Assolutamente niente. Anche perché, poi, ci sono dei problemi dal punto di vista del comando e dei controlli. I nostri già fanno interventi in caso di calamità naturali e nessuno deve insegnar loro come si fa.

- Ma sul passaggio legato ai frequenti impegni all’estero dei militari italiani in seguito ai quali si rivelerebbe necessaria l’istituzione di un altro corpo neanche c’è un minimo di condivisione?

È vero che i nostri reparti sono impegnati all’estero ma ci sono tanti altri reparti che possono essere impiegati in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione.

TMNews, 10 Aprile

Immigrati/ Fli a Calderoli: Restiamo in Libano, stop propaganda
Paglia: La Lega vuole reperire risorse? Tagli federalismo...

Roma, 10 apr. (TMNews) - Futuro e libertà boccia la proposta del ministro leghista Roberto Calderoli, che oggi ha annunciato la richiesta di ritiro della missione italiana dal Libano per reperire risorse finalizzate ad affrontare il problema dell'immigrazione. Sottolinea il deputato finiano Gianfranco Paglia: "E' assurdo che per trovare risorse si punti il dito su accordi internazionali: così si fa perdere credibilità all'Italia e si offre un segnale di grande debolezza. La Lega si preoccupasse piuttosto di reperire risorse per i nostri soldati, in modo tale che non subiscano tagli".

"La Lega - prosegue Paglia - tolga risorse al federalismo o dove gli pare, ma la smetta con questa propaganda senza senso". "E' impensabile valutare anche solo la possibilità di fare rientrare i nostri militari, in Libano grazie alla nostra presenza di interposizione si evita la guerra. Così non si valorizzano i nostri soldati. Noi consentiamo al Libano, che è una polveriera, di avere una vita normale. Sono certo che al Carroccio sarà risposto picche, indipendentemente dagli schieramenti", conclude il deputato di Fli.

Caserta News, 10 Aprile

Paglia (Fli) attacca Di Lella: "E' stato sfiduciato dal partito"

- “Non volevo intervenire sulla stampa – dichiara l'on. Gianfranco Paglia- perché ho sempre creduto che determinati problemi vanno risolti in casa e non sbandierati ai quattro venti. Ma, evidentemente, in una certa politica valgono altre regole. Il sig. Antonio Di Lella, già coordinatore cittadino di Futuro e Libertà, non ha abbandonato il Partito per le motivazioni date durante una conferenza stampa a cui ha partecipato. Ma è stato sfiduciato dalla base di FLI perché più volte ha avuto durante il suo mandato una serie di comportamenti portati avanti in assoluta autonomia con utilizzo spesso allegro della verità e che hanno creato confusione in un partito che, se pure giovane ed alle prime esperienze organizzative ha invece come punti cardini la chiarezza e la lealtà. Domando innanzitutto a me stesso come il sig. Di Lella ha potuto accettare di entrare a far parte della famiglia Futuro e Libertà sapendo bene che uno dei principi che contraddistinguono questo partito sono la lealtà ed il rispetto delle regole. Voglio ancora una volta ribadire che siamo centro destra alternativo al PDL e non una sua appendice. Non ci poniamo la domanda di cosa fare in caso di ballottaggio. Per noi è importante il risultato che portiamo con il candidato sindaco Luigi Falco , figura centrale per la città di Caserta e che per nove anni ha dimostrato di saper amministrare per il bene della collettività. Lontano dalle logiche spartitorie dei partiti e lontano dall'attaccamento alle poltrone. Questi sono gli elementi portanti che hanno visto nascere Futuro e Libertà. Un centro destra alternativo alle logiche di sistema. Un partito che si apre al dialogo e che guarda con fiducia alle sfide del terzo millennio.

Comunicato stampa, 10 aprile

ANOMALIA UDC - Paglia a Zinzi: a Santa Maria avversi il Pdl, a Caserta c'è ancora tempo per fare il Terzo Polo

Il deputato dopo la mossa Udc nella città del Foro: la ricerca della vittoria a tutti i costi non giova al progetto politico perseguito a livello nazionale

CASERTA - "Abbassiamo i toni della campagna elettorale". Parole del deputato finiano Gianfranco Paglia. Che però, nel pomeriggio domenicale, lancia un sasso nello stagno di quella che pesantemente, per il centrodestra, è ormai diventata l'anomalia Udc.

Prima, però, Paglia invita tutti a una campagna elettorale giocata sulle idee: "Il confronto va fatto su programmi, progetti e proposte concrete per la città di Caserta che vive un momento di grave difficoltà sociale ed economico. Non è possibile basare questa tornata elettorale su intimidazioni, minacce, offese personali, campagne acquisti. E’ necessario che il rigore politico domini finalmente la corsa per le elezioni del sindaco di Caserta. I cittadini sapranno scegliere, con la dovuta serenità, a chi conferire la poltrona di primo cittadino. Sarà bene ricordare che le illazioni, le attribuzioni ad altri di frasi non dette non creano un clima giusto in un competizione politica ma, anzi, finiscono per creare uno spettacolo indecoroso agli occhi dei casertani. Spero valga per tutti la corrispondenza fra le ufficialità delle dichiarazioni e la conduzione reale della campagna elettorale. La chiarezza e la trasparenza, la lealtà e la volontà di fare il bene della città possono essere gli unici sentimenti che animano i candidati".

Poi, il passaggio direttamente dedicato al leader centrista, ormai avviato ad un abbraccio nel capoluogo con chi, a Santa Maria, avversa: intesa messa a dura prova, durante la presenazione di Federico Simoncelli candidato sindaco, dal sarcarsmo e dalle accuse dei massimi rappresentanti del Pdl a Zinzi.

"La cattiva politica a cui stiamo assistendo nelle ultime ore mi induce a fare, ancora una volta, un appello al presidente della Provincia Domenico Zinzi. E lo invito a riflettere sulle scelte fatte a Caserta che sono in netta contrapposizione con altre città che vanno al voto. Santa Maria Capua Vetere, per esempio, è un altro dato dove l'Udc si allea con Dario Mattucci avversando il Pdl. Questa incoerenza sbanda l’elettore che non si vede più rappresentato quando le logiche di coerenza non esistono. Vorrei ricordare al presidente Zinzi che la ricerca della vittoria a tutti i costi non giova ad un progetto politico più ampio e di più lunga scadenza. A Caserta esistono ancora le possibilità di realizzare un Terzo Polo, alternativo al Pdl ed alla sinistra, facendo convergere in questo progetto tutte le forze che a livello nazionale stanno già operando sulla strada di una creazione di un nuovo soggetto politico".



Comunicato stampa FLI, 15 Aprile

Giù le mani dalle missioni militari, i ragazzi servono il Paese

15 aprile 2011. Le dichiarazioni di Berlusconi mi lasciano senza parole ma, soprattutto, offendono e mancano di rispetto a tutti quei militari impegnati all’estero e che quotidianamente rischiano la vita per portare aiuti e pace.Berlusconi deve capire che non può risolvere il problema immigrazione attraverso il taglio delle missioni militari all’estero. La questione immigrazione merita invece una particolare attenzione e una azione politica efficace da parte di questo governo. Se l’Italia non è più in condizioni di sostenere missioni all’estero ne prendiamo atto, ma se questo governo dovesse decidere ancora di mandare i nostri ragazzi in giro per il mondo se ne assuma la responsabilità e tenga ben presente che stanno servendo il nostro Paese e sostenendo le popolazioni in difficoltà. Se l’Italia chiama, questi ragazzi sono pronti anche alla morte.

Gianfranco Paglia

CasertaC'Entro News, 23 Aprile

'I PETTERUTI' NEL CENTRODESTRA - Paglia al Pdl: non li volevate? E allora chi li ha imposti?

Il deputato finiano commenta le dichiarazioni al Corriere del Mezzogiorno di Landolfi, Petrenga e Polverino: inutile scaricabarile

CASERTA - "Vero è che la politica è spesso l‘arte del non dire, ma a tutto c’è un limite". Parla Gianfranco Paglia: il deputato di 'Futuro e Libertà' commenta le due interviste del Corriere del Mezzogiorno sui 'Petteruti' nelle liste del centrodestra.

"Il difficile momento che vive la Nazione e la città di Caserta - afferma il parlamentare finiano - imporrebbe uno sforzo di coerenza, lealtà e trasparenza. In merito alle dichiarazioni dell’onorevole Landolfi, seguite poi dall’onorevole Petrenga e dal consigliere Polverino chiedo prima a me stesso e poi a loro: ma se nessuno di voi voleva i petterutiani chi materialmente li ha imposti? E poi perché non dite la verità? A tuttora nessuno di noi ha compreso come mai i 14 petterutiani fra consiglieri e assessori si trovano nella lista del Pdl e in quelle collocate al candidato Del Gaudio. Per una buona volta dite la verità, perché i casertani la meritano. Noi di Futuro e Libertà abbiamo puntato ad avere nella lista persone leali e pulite e credo che i casertani capiranno che non abbiamo guardato al calcolo elettorale. Ed è troppo tardi dichiarare di non essere d’accordo nelle scelte di quei candidati. Mi sembra un inutile scaricabarile. Noi andiamo avanti perché crediamo nei valori di una politica leale, trasparente e vera. Crediamo nel candidato sindaco Falco, che ha rinunciato ad alti incarichi in nome di una politica di servizio".

Intervista per il settimanale "Vivo", 29 Aprile

L'On. Paglia sui tagli all'Esercito e le Missioni all'Estero

- On. Paglia, recentemente ha criticato l’On Berlusconi per aver ventilato l’idea che l’Italia possa ridimensionare o abbandonare certe missioni militari all’Estero.

" Io non credo che decisioni simili possano essere prese da una persona sola, si tratta di accordi internazionali e come tali vanno rispettati. Se poi si parla tanto per dire qualcosa, allora meglio parlare d'altro e lasciare in pace i nostri militari. "

- Crede che, al contrario, la Difesa dovrebbe vedersi attribuite più risorse?

" Certamente si, che vi siano stati tagli indiscriminati lo dimostra il fatto che lo stesso governo approverà un decreto per stanziare un assegno una tantum proprio per chi veste una divisa."

- Pensa anche a un maggior numero di uomini sotto le armi?

"Vede io non penso, leggo i dati e mi sembra che siamo sotto organico."

- Come giudica l’invio di Istruttori Militari in Libia?

"E' l'inizio di un cambio di rotta, o si partecipa a pieno titolo o no: a mezzo servizio non è previsto. "

- Ritiene possibile, vista la situazione odierna, un effettivo ritiro dei contingenti ISAF dall’Afghanistan entro il 2014?

"Di previsioni se ne possono fare tante, aspettiamo il 2014 e poi valutiamo la situazione sul territorio, mai lasciare un lavoro incompiuto: la Somalia insegna."

- Come vede l’iniziativa di Karzai che cerca una riconciliazione con i Talebani?

"La vedo come una soluzione più veloce ma meno sicura, bisognerebbe fidarsi dei talebani."

- Non pensa che in elezioni democratiche ci sarebbe il rischio, come avvenne in Algeria, che gli integralisti islamici ritornino al potere anche in Afghanistan?

"Certamente questo rischio c'è, ma bisogna dare la possibilità a tutta la popolazione di esprimersi liberamente e non sotto minaccia."

- Se avvenisse un ritorno al periodo oscuro dei talebani come crede che reagirebbe la Comunità Internazionale?

" Certamente con determinazione, ormai situazioni che mettono in pericolo la vita di tante persone non è più accettabile. "

di Rodrigo Rodriguez per "Il Roma" del 7 Maggio

Rifiuti, soldati a Ponticelli
In azione già oggi in attesa dell'arrivo lunedì di altre 170 unità

Napoli. A sorpresa i militari del 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta entrano in azione già oggi, in attesa dell’arrivo lunedì di altre 170 unità. L’Ufficio Flussi della Regione, di concerto con Provincia e Comune, accelera. In mattinata sopralluogo a Ponticelli, nel pomeriggio intervento con pale meccaniche, autoribaltabili pesanti e bobcat iniziando da via Luca Pacioli, nei pressi della scuola regionale di polizia municipale. I conferimenti avverranno, è stato deciso, a Giugliano. Dei 500 soldati inviati per “Festività pulite” ne sono rimasti 130, che controllano termovalorizzatore, siti di stoccaggio (Acerra) e stir, ossia gli impianti di tritovagliatura (Giugliano, Tufino, Caivano, Pianodardine, Casalduni, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia e Persano). “Saltato” l’anello di congiunzione tra Protezione civile (il 31 dicembre sono cessate le attività delle Unità stralcio e Unità operativa, coordinate dal generale Morelli) e task force militare, questa volta il Comando operativo è a Palazzo Santa Lucia che, unitamente agli enti locali, impartirà le direttive agli stessi militari, alle dipendenze del 2° Comando delle Forze di Difesa con sede a San Giorgio a Cremano. Ma le polemiche non si placano. «Vorrei far capire che i militari oggi sono dei professionisti e vanno trattati come tali. Vorrei vedere la reazione di altri professionisti se fosse chiesto loro di raccogliere i rifiuti. È assurdo pensare di risolvere continuamente problematiche ed inefficienze causate da altri. Va bene intervenire durante i terremoti o spalare la neve. Ed anche risolvere la crisi rifiuti, ma quando c’è emergenza. Se diventa consuetudine non è corretto. Si pubblicizza tanto il reclutamento dei giovani, si fa giurare fedeltà alla Patria, eppoi...». Gianfranco Paglia, deputato Fli e medaglia d’oro al valor militare, esprime disappunto per l’ennesimo “utilizzo improprio” dell’Esercito. «I soldati dicono e diranno sempre signorsì e lo fanno con disciplina e grande dignità. Ma è fuori luogo ed inaccettabile che si riducano di numero i nostri contingenti all’estero, impegnati nelle missioni di pace, e nello stesso tempo si utilizzino le Forze Armate per svolgere funzioni di nettezza urbana. Non è questo il nostro compito, spero che prevalga il buonsenso». Paglia evidenzia, inoltre, come si tratti di una «evidente mossa preelettorale». «Due settimane fa sono stato a Pozzuoli per il giuramento degli allievi del 1° anno dell’Accademia Aeronautica - racconta - Mia figlia mi chiedeva in continuazione perché le strade fossero così sporche. A Pasquetta ero con un amico di Monza, siamo andati in giro a vedere i Quartieri, la Pignasecca ed altre strade caratteristiche: ho provato vergogna. Tutto ciò i napoletani non se lo meritano». E non è certo colpa loro: «Messi in condizione, i cittadini fanno la differenziata. I miei cognati abitano a Mugnano: lì è stato raggiunto un buon livello di percentuale di raccolta. Di chi è la colpa? Non ne farei una questione di sinistra o di destra - dice il deputato - nessuno se n’è mai occupato, c’è strafottenza. Paglia rimarca, ancor di più, che «per i militari il compito di rendere le strade pulite è ingrato e non piace, ma l’accettano per rispetto dell’uniforme che indossano». «Ma si approfitta di loro. Eppoi sono curioso di vedere dove scaricano i rifiuti - incalza - È stato detto che arriva l’Esercito, non dove si sversa e per quanto tempo. Siamo lo scudo contro possibili azioni di guerriglia sul territorio». Da servitori dello Stato in territori “caldi”, dunque, a operatori ecologici. Elezioni e strade “pulite”. Un binomio imprescindibile. A Natale l’ingresso di soldati, sottufficiali e ufficiali a Napoli fu salutato come una liberazione da parte della gente, con lo sventolio del Tricolore. Scene di tripudio: i baristi offrivano cornetti e caffè mentre i ragazzi con le stellette “spalavano” i cumuli dinanzi agli esercizi. Applausi e ringraziamenti. Anche stavolta gli obiettivi principali saranno le strutture pubbliche, mercati, ospedali e scuole. Queste ultime, domenica 15, diventeranno seggi elettorali. Un nuovo “obbedisco” a quattro mesi dall’ultima emergenza e a tre anni dal primo intervento. Era il maggio 2008, due mesi dopo il premier Berlusconi si entusiasmò: «Sono orgoglioso di annunciare che a Napoli e in Campania non ci sono più rifiuti in strada». Era la storia del miracolo...



Comunicato stampa ITALPRESS del 28 Maggio

LIBANO: PAGLIA "NOSTRI MILITARI FONDAMENTALI PER LOTTA AI TERRORISTI"

ROMA (ITALPRESS) - "Il governo non puo' reagire agli attentati annunciando ogni volta un ridimensionamento o addirittura il ritiro dei nostri contingenti impegnati nelle missioni di pace. Questo atteggiamento e' inopportuno perche' ci rende deboli, incentiva i terroristi a far saltare in aria i nostri militari e vanificare il lavoro e il sacrificio dei nostri soldati". Lo afferma in una nota la medaglia al valor militare e deputato di Futuro e Liberta', Gianfranco Paglia.

Comunicato stampa Ansa del 4 Giugno

AFGHANISTAN: PAGLIA, GESTO DELL'UFFICIALE E' ESEMPIO

(ANSA) - ROMA, 4 GIU - "In questo momento di grande sofferenza esprimo profondo cordoglio per la scomparsa dell'ufficiale dei Carabinieri Cristiano Congiu, caduto in Afganistan per difendere una donna. Il suo impegno in difesa della legalita' e della pace, cosí come il gesto eroico che lo ha condotto alla morte, rimarranno un esempio per tutti noi. Alla famiglia le piu' sentite condoglianze". Lo dichiara la medaglia d'oro al valor militare e deputato di Futuro e Liberta' Gianfranco Paglia. (ANSA).

Pietro Falco per "Il Corriere del Mezzogiorno" del 30 Giugno

Fli, l'eroe Paglia nominato commissario

CASERTA – Era già il leader nei fatti, oltre che l’interlocutore privilegiato di Gianfranco Fini. Ma il presidente della Camera ha voluto sgombrare il campo dagli equivoci e ribadire le gerarchie sul territorio: da un paio di giorni, Gianfranco Paglia, l’eroe del check point “Pasta”, è il nuovo commissario provinciale di Fli in provincia di Caserta. Prende il posto di Giuseppe Sagliocco, che dopo le amministrative è dato in uscita dal partito. Il posto cui non faceva mistero di ambire Gigi Falco, dopo la candidatura a sindaco nella città capoluogo.

A Paglia, però, non basta l’investitura del capo. Ci tiene ad avere anche quella della base. E così ha già messo in moto la macchina organizzativa per il congresso: “Contavamo di tenerlo entro fine luglio – spiega la medaglia d’oro al valore militare – ma probabilmente saremo costretti a spostarlo in autunno. Anche perché in questa fase la nostra attenzione è rivolta soprattutto alla manifestazione del terzo polo in programma il 22 luglio a Roma. Intanto proseguiamo con l’opera di rafforzamento del partito e di radicamento sul territorio. Partiamo dai risultati delle ultime amministrative che hanno consegnato a Fli un buon risultato a Capua e un consigliere comunale a Caserta, con Luigi Cobianchi. Anzi, potrebbero essere due visto che io auspico che Gigi Falco resti nel partito”.

Il nodo principale, comunque, resta quello dei rapporti con l’Udc, partner fondamentale all’interno del terzo polo, ma che in Terra di Lavoro, soprattutto nella città capoluogo, resta schierato su fronti opposti: il partito di Casini è in giunta, quello di Fini all’opposizione. “E’ ancora una fase transitoria – sottolinea Paglia – e comunque bisogna gettare le basi per recuperare l’intesa, partendo dagli argomenti concreti. Da parte nostra non ci sarà un’opposizione pregiudiziale”.

Comunicato stampa del 1° Luglio

PAGLIA(FLI): NON SI PERDA MEMORIA STORICA. ONORE ALL’IMPEGNO MILITARE

“L’Italia ricorda i caduti e i militari che hanno esportato la pace e la democrazia in tutto il mondo, che hanno combattuto per i popoli oppressi e in difficoltà e che hanno sacrificato la propria vita per degli ideali che sono comuni a tutti. Il ricordo di uomini così valorosi deve essere da monito per tutti, politici e cittadini”. Lo dichiara in una nota il deputato di Futuro e Libertà Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, impegnato nei prossimi giorni per la del celebrazione del 18° anniversario della battaglia del ‘Check Point Pasta’ di Mogadiscio. L’on. Paglia sarà presente il 2 e 3 luglio 2011 alla manifestazione che si terrà a Verrès in Valle d’Aosta presso Espace Marino Massa.

Comunicato stampa del 2 Luglio

Afghanistan - Cordoglio per militare ucciso

“Ho appreso con grande dolore la notizia del militare italiano caduto in Afghanistan questa mattina, dopo un’esplosione nei pressi del villaggio di Caghar, durante la quale è rimasto ferito anche un paracadutista della Folgore. I nostri soldati, uomini valorosi, rischiano la vita per esportare pace e democrazia e non indietreggeranno neanche questa volta. Alla famiglia le mie più sentite condoglianza”. Così Gianfranco Paglia, deputato Fli e medaglia d’ora al valor militare, che aggiunge: “Al parà ferito i miei auguri di una pronta guarigione e il ringraziamento per aver servito con onore e coraggio il Paese”.

di Mauro Fadda per "PIEMONTE FOLGORE" del 2 Luglio

L’A.N.P.d’I. di Verres in festa

Torino festeggia i 150 anni dell’Unità d’Italia. per le strade della città sfilano soldati di tut­te le armi, sono presenti anche i parcadutisti e non molti per la verità. E’ il 2 luglio 2011. In questo stesso giorno, come tutti gli anni, la Sezione Regio­nale dell’A.N.P.d’I. della Valle d’Aosta organizza a Verres la festa del corpo. E’ una bella giornata estiva, allietata da una brezza fresca. Nelle colline cir­costanti fa bella figura un vec­chio castello mediovale: è uno dei più famosi manieri medie­vali valdostani. Costruito come fortezza militare da Ibleto di Challant nel XIV secolo, fu uno dei primi esempi di castello monoblocco, costituito cioè da un unico edificio a differenza dei manieri più antichi, formati da una serie di corpi di fabbrica racchiusi da una cinta muraria. Molta gente e molti paracaduti­sti hanno partecipano a questo evento, tutto è organizzato in modo perfetto, nulla è lasciato al caso: si inizia con l’alza ban­diera, segue l’ammassamento nel campo sportivo comunale “Gianni Bezzan” dove si cele­bra la Santa Messa e si lanciano i paracadutisti. Nell’immenso prato verde fanno bella figura i labari delle Sezioni parteci­panti, sembrano stendardi me­dievali di importanti cavalieri venuti a rendere onore al signo­re locale, ovvero il Presidente della sezione Par. Chivino Gio­vanni. Ma all’improvviso una figura sul suo cavallo d’acciaio compare nell’immenso campo verde, è sicuramente un nobile Cavaliere anzi un eroe: è l’eroe del Chek Point Pasta del 2 lu­glio 1993 (Mogadiscio). Il Cap. Par. On. Gianfranco Paglia Me­daglia d’Oro al Valor Militare, viene accolto con tutti gli ono­ri. Il pubblico lo accoglie con un caloroso applauso, la Banda dei Congedati Folgore suona l’inno dei paracadutisti. Si ha la sensazione di altre presenze, spiriti di antichi cavalieri che sono venuti a rendere onore all’eroe di Mogadiscio; nello stesso giorno corre anche l’an­niversario di quella battaglia. Dopo la Santa Messa i para­cadutisti, accompagnati dagli alpini, dai bersaglieri e da altri corpi militari, sfilano per la Cit­tà con le loro insegne, in testa il Cap. Par. On. Gianfranco Pa­glia e la Banda dei Congedati Folgore. Il corteo si ferma da­vanti al Monumento dei Para­cadutisti dove vengono deposte le corone. Il sole è alto in cielo e i leoni della Folgore hanno fame: tutti a pranzo! Si pranza allegramente, non c’è distanza fra i commensali, tutti chiac­chierano come vecchi amici. A capo tavola il Presidente Giovanni Chivino con l’eroe di Mogadiscio e famiglia. La manifestazione si conclude con l’ammaina bandiera. Che fantastica giornata, bisogna fare i complimenti alla sezione di Verres ed al suo Presidente per aver saputo organizzare in modo perfetto quest’evento; un plauso particolare alla Ban­da dei Congedati Folgore che non solo hanno svolto il loro compito in modo professiona­le e competente, ma sono stati anche il valore aggiunto ad una manifestazione che già di per sé ha ottenuto un grande suc­cesso. Cari paracadutisti e sim­patizzanti a Verres era presente la Folgore, con i suoi eroi, la sua banda e la sua gloriosa sto­ria; a Verres mi sono sentito in famiglia ed ho incontrato tanti miei fratelli. FOLGORE!!!



di Mauro Fadda per "PIEMONTE FOLGORE" del 2 Luglio

Inaugurato a Torino il monumento ai Paracadutisti

Lo scorso 2 luglio in Viale Meda­glie d’Oro, Parco del Valentino alla presenza delle Autorità Civili e Militari è stato inaugurato il monu­mento ai paracadutisti. La Folgore ed i suoi uomini hanno scritto pa­gine di storia indimenticabili con il proprio sangue: El Alamein, Ope­razione Herring per citarne due ma ancora molto rimane da scoprire sul coraggio ed il valore dei Parà. Anche oggi nelle missioni di pace i Baschi Amaranto compiono il loro dovere. Alcuni nostri fratelli hanno pagato con il sangue la fedetà alla Patria, giovani vite spezzate in Pa­esi dimenticati da Dio. Soldati che abbandonamo i loro affetti più cari per andare volontari nelle terre del terrorismo per impedire che esso venga esportato in Italia, Sono i ga­ranti ed i difensori della nostra de­mocrazia. Rendergli onore con un monumento durante le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia era il minimo che si potesse fare. La cosa che è mancata a questa mani­festazione è stata la partecipazione dei torinesi, erano presenti più au­torità militari e civili che gente co­mune. Certo la partecipazione dei paracadutisti proveniente da altre regioni è stata interessante. Purtrop­po devo prendere atto che la Sezio­ne A.N.P.d’.I di Torino guidata da Guglielmo Marra non ha saputo in questi anni creare il giusto “fee­ling” con la società civile, mancan­do questo rapporto, qualsiasi cosa si faccia, più o meno importante, si rischia il “floop” e così è stato per questa importante manifestazione. Comunque, dal punto di vista orga­nizzativo tutto ha funzionato perfet­tamente. Se posso osare un confron­to a Verres, storico paese mediovale della Valle d’Aosta, dove si è svolta la festa annuale dell’A.N.P. d’.I. il “popolo” non solo era parte inte­grante dell’evento ma anche mol­to numeroso. La conferma di ciò è stata la Santa Messa celebrata nel campo sportivo comunale “Gianni Bezzan” a cui hanno partecipato molti fedeli. Posso affermare sen­za paura di smentita che non c’è distanza fra i baschi amaranto e la società civile, anzi sono le due braccia di un identico corpo e per corpo intendo la Città. In questo ha fallito la Sezione di Torino che da più spazio a guerre fratricide che a costruire un rapporto con Torino. Quindi complimenti a Giovanni Chivino Presidenti A.N.P. d’I. di Verres ed a Guglielmo Marra Presidente dell’A.N.P.d’I. di Torino consigliamo di imparare da lui.

Intervento alla Camera del 6 Luglio

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata:

"Chiarimenti in merito ad ipotesi di riorganizzazione della Croce rossa italiana, con particolare riferimento all'eventuale smilitarizzazione del relativo corpo militare"

PRESIDENTE: L'onorevole Paglia ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01736, concernente chiarimenti in merito ad ipotesi di riorganizzazione della Croce rossa italiana, con particolare riferimento all'eventuale smilitarizzazione del relativo corpo militare (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).

GIANFRANCO PAGLIA: Signor Presidente, volevo sapere dal Ministro se corrisponda al vero che è in atto da parte del commissario straordinario della Croce rossa italiana - nominato tre anni fa dal Presidente del Consiglio dei ministri e per due volte prorogato nell'incarico - la presentazione al Consiglio dei ministri di un progetto di smilitarizzazione del corpo militare della Croce rossa italiana, nell'ambito di un processo di riorganizzazione dell'ente, e se e come questa ipotesi si integri con il progetto di più generale «privatizzazione» della Croce rossa italiana.

PRESIDENTE: Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Rotondi, ha facoltà di rispondere.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo: Signor Presidente, il Ministero della difesa, come previsto dall'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 21 luglio 1980, n. 613, ha funzioni di vigilanza esclusivamente nei confronti del corpo militare della Croce rossa italiana e solo per ciò che attiene l'erogazione dei fondi per la preparazione del personale e l'acquisto di materiali e mezzi, al fine di assicurare costantemente l'efficienza dei relativi servizi in qualsiasi circostanza. Il personale militare della Croce rossa non appartiene alle Forze armate e non ha mai ricevuto una disciplina contestuale con quella del personale statale appartenente alle Forze armate, essendo tra l'altro personale non dell'amministrazione dello Stato, ma di un ente pubblico non economico. Ciò premesso, quanto al personale della Croce rossa italiana appartenente alle due componenti ausiliarie delle Forze armate, si dà assicurazione che il Governo, auspice il Ministro della difesa, si farà carico di vigilare perché siano salvaguardate anche per il futuro, in sede di riforma della Croce rossa italiana, secondo quando previsto dall'articolo 2, comma 2, della legge n. 183 del 2010, la loro militarità ed il loro rapporto di ausiliarietà.

PRESIDENTE: L'onorevole Pagla ha facoltà di replicare.

GIANFRANCO PAGLIA: Signor Presidente, io sottoscrivo le parole del Ministro della difesa, con la speranza che se lo ricordi, in quanto comunque il corpo militare della Croce Rossa ha 145 anni di storia, quindi, a mio avviso, vanno rispettati in tutti i sensi.



Giovanni De Stasio per "lunaset.it", intervista del 6 Luglio

Gianfranco Paglia nuovo commissario provinciale di Futuro e Libertà

Succede a Giuseppe Sagliocco in procinto di tornare nel Pdl

Siamo stati i primi a dire che da tempo era finito l’idillio di Giuseppe Sagliocco con Italo Bocchino e con Fli. Ma la cosa che era stata vera non era stata mai formalizzata. Ora che Bocchino ha annunciato la sua separazione con la moglie, è stata anche ufficializzata anche la rottura con l’ex consigliere regionale Peppe Sagliocco che da tempo sta per fare il suo ritorno all’ovile, ossia alla sua casa del Pdl. Va detto che Sagliocco, dopo la sua non elezione a consigliere regionale (sarebbe stata una conferma) nella lista regionale del Pdl (fu il primo dei non eletti), chiuse con Cosentino e Giuliano, ed aprì un flirt con Bocchino che lo nominò commissario provinciale del nuovo partito del presidente della Camera Gianfranco Fini. Suo vice commissario provinciale fu nominato, su proposta sull’eurodeputato Enzo Rivellini, un altro ex consigliere regionale dell’ex An, Benedetto Lombardi. Insomma, con i primi entusiasmi per il nuovo partito, aderirono due ex consiglieri regionali casertani, uno dell’ex An e un altro dell’ex Forza Italia e poi Pdl, che ora ambedue sono ritornati nel Pdl. Ma non sono stati solo loro due a ritornare all’ovile. Sono ritornati, dopo la breve “vacanza finiana”, molti altri. Sono ritornati l’ex sottosegretario Pasquale Viespoli, l’eurodeputato Enzo Rivellini e tanti altri. In Campania ed in provincia di Caserta quasi scomparsa la presenza di ”Futuro e Libertà”. Ed allora che fare? Prenderne atto e basta o ritentare la ripartenza? La situazione casertana, dopo il flop del partito, l’ha presa personalmente in mano ed ha nominato commissario provinciale del partito il deputato Gianfranco Paglia, l’eroe del check point “Pasta”, amico suo carissimo e fedelissimo. E’ ovvio che Gianfranco Paglia sia rimasto contento di questa nomina, ma nello stesso tempo è anche cosciente di un grosso lavoro che lo attende sul territorio. Ma la medaglia d’oro non si scoraggia, lui è temprato nelle varie emergenze. Sa che deve adoperarsi molto per ricostruire un partito dalle fondamenta.

- Ora bisognerà, dopo i tanti abbandoni, ricominciare daccapo.

- “Indubbiamente, bisognerà ricostruire una base e forme di presenza attiva su tutto il territorio di Terra di Lavoro. Profonderò il mio massimo impegno per raggiungere questo obiettivo”.

- Bocchino aveva scelto Sagliocco e Fini ha scelto lei. Che significa?

- “Niente di particolare. Con Gianfranco c’è un rapporto splendido, a prescindere dal rapporto squisitamente politico. Poi penso che Gianfranco abbia voluto fare una nomina squisitamente politico-istituzioale”.

- Ma l’ha visto Sagliocco?

- “In verità non lo vedo, né riesco a sentirlo, benché gli abbia telefonato un’infinità di volte. Insomma, da tempo non più notizie di lui”.

- Quali i suoi primi passi?

- “Devo trovare una sede e poi avviare il tesseramento”.

- Ed il congresso provinciale quando lo celebrerete?

- “Molto probabilmente lo celebreremo a settembre. Voglio ricordare che alle recenti elezioni amministrative abbiamo avuto presenze consiliari a Capua dove eravamo alleati con il Pdl, e a Caserta con Luigi Cobianchi candidato con Luigi Falco”.

- Le recenti elezioni amministrative hanno sancito il fallimento del terzo polo. La cosa abnorme è che l’Udc prendeva più da sola che insieme a Fli ed Mpa.

- “Il 22 prossimo a Roma avrà luogo una grande convention del terzo polo“.

- Ma qual è la vostra linea politica?

- “Io personalmente ho due assolute certezze. Rimanere fedele a Gianfranco Fini e rimanere nel recinto del centrodestra. Sono assolutamente contrario ad alleanze con la sinistra: Resto un uomo ancorato ai valori della destra”.

- Ma è proprio impossibile una rappacificazione tra Fini e Berlusconi?

- “Se avvenisse sarei l’uomo più felice del mondo. In politica mai dire mai”.

Comunicato ANSA del 12 Luglio

PAGLIA(FLI): DOLORE PER MORTE PARÀ, ORA NON INDIETREGGIAMO

"Ho appreso con grande dolore e sofferenza l'ennesima morte di un parà impegnato in missione di pace in Afghanistan nella zona di Bakwa, in seguito all'esplosione di un ordigno. Il nostro comando ha subito molte perdite in questo ultimo periodo ma non possiamo indietreggiare dinanzi a questi attacchi che hanno come unico scopo quello di indebolire le nostre Forze impegnate nella difesa della democrazia. Alla famiglia del militare esprimo le mie sentite condoglianze e mi unisco al loro dolore". Lo dichiara in una nota il deputato di Futuro e Libertà e medaglia d'oro al valor militare, Gianfranco Paglia, che aggiunge: "Sempre FOLGORE".

Comunicato stampa del 13 Luglio

PAGLIA(FLI): GOVERNO ALLO SBANDO. ORA FITTANO ANCHE LA MARINA

“Nel leggere il decreto sul rifinanziamento delle missioni all’estero noto che sarà anche possibile per i potenti gruppi mercantili ‘prendere in fitto’ armi e uomini della Marina militare per contrastare la pirateria”. Lo dichiara in una nota il deputato di Futuro e Libertà e medaglia d’oro al valor militare, Gianfranco Paglia, che aggiunge: “Credo di fare cosa gradita a molti nel proporre un emendamento che permetta a chi abita in posti isolati con alto tasso di criminalità di potere ‘prendere in fitto’ a proprie spese una volante dei Carabinieri o un carro armato dell’Esercito per contrastare la delinquenza nella zona e magari accompagni i figli a scuola o porti il cane fuori per la passeggiata quotidiana”.

“L’Italia è un paese serio così come le sue Forze Armate. Cerchiamo di non danneggiare ulteriormente la nostra immagine e credibilità internazionale”, conclude il Maggiore Paglia.

Ufficio Stampa FLI Caserta, 15 Luglio

FUTURO E LIBERTA’ per l’ITALIA nomina Gianfranco Paglia coordinatore provinciale fiduciario di Caserta.

E’ di questa mattina la nomina dell’on. Gianfranco Paglia a coordinatore provinciale fiduciario di Futuro e Libertà per l’Italia di Caserta. L’incarico attribuito all’onorevole casertano rientra nel progetto del Partito di democrazia partecipata, e prevede, in tempi brevi, il lancio della compagna tesseramento, l’organizzazione di un Congresso Provinciale, che sarà delegata a Antonio Schiavone, la nomina del coordinatore provinciale e degli organismi dirigenti e la prossima apertura a Caserta della sede provinciale del Partito. Il costituendo partito di FLI si propone, in questo modo, di rendere immediatamente evidenti le linee politiche e sociali che costituiscono la base della nuova formazione politica: trasparenza, rispetto delle esigenze sociale della gente, onestà e democrazia condivisa. All’onorevole Paglia spetta il difficile, ma prestigioso, compito di aprire la strada ad una delle novità più interessanti della politica italiana. “L’incarico- ha dichiarato Paglia- mi inorgoglisce e sicuramente il delicato compito si baserà sul dialogo con tutti coloro che condividono i nostri stessi valori. Il territorio casertano ha bisogno di certezze e soprattutto di concretezza e su queste linee noi cercheremo di orientarci.”



Intervista per "Clandestinoweb" del 27 Luglio

INTERVISTA A PAGLIA (FLI): "MENO CONTINGENTI? TORTO AI MILITARI"

Di MIRIAM GIANGIACOMO - All'indomani della morte di David Tobini in Afghanistan, e dopo la votazione in Senato sul rifinanziamento delle missioni all'estero, in Italia si creata una situazione al limite del paradossale: da un lato la ragion di Stato, espressa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il quale la presenza in Afghanistan un dovere internazionale, dall'altro lato il sentimento popolare degli italiani che vedono morire i propri ragazzi in missione. Una situazione difficile da districare, sulla quale Clandestinoweb ha chiesto un parere a Gianfranco Paglia, deputato di Futuro e Liberta' .

- Una matassa difficile da districare, quella riguardante le missioni all'estero, in cui si scontrano posizioni opposte. Qual'è il suo parere?

"La storia insegna che abbandonare questo genere di missioni un gesto che si ritorce contro chi lo compie, un esempio puo' essere cio' che accaduto in Somalia. Le missioni del resto sono un po' come le guerre, si sa quando iniziano ma non quando termineranno. Ma del resto se ne conoscono i rischi. Pero' spesso si dimentica che i nostri soldati non rappresentano il governo, ma lo Stato e non fanno differenze tra centrodestra e centrosinistra. Io penso che siano coloro che rappresentano meglio di altri la nostra nazione".

- Cosa pensa quindi della posizione di Giorgio Napolitano, che sostiene la necessita' della permanenza dei nostri soldati in Afghanistan?

"Sono d'accordo con lui, perche' si fa un torto ai militari dicendo che necessario ridurre i contingenti a causa della mancanza di fondi. E' questo che deve capire il mondo politico. E condivido le affermazioni del Capo dello Stato quando dice che abbiamo l'obbligo internazionale di restare in Afghanistan. Oltre a questo c' anche l'obbligo morale che tutti dovrebbero avere, ovvero quello di fare del bene agli altri".

- Quella in Afghanistan doveva essere una missione di pace, ma i ragazzi italiani continuano a morire...

"Le missioni di pace non esistono: si tratta di missioni nate per portare la pace, ma si sa che i militari corrono dei rischi, altrimenti manderemmo missioni internazionali con tanto di bandiere recanti la scritta 'pace'. Noi siamo qui a parlare di Afghanistan, ma potremmo parlare anche del Libano, dove c' una pentola a pressione che non esplode solo perche' ci sono i nostri militari. O dell'ex Jugoslavia, dove grazie alle missioni si puo' andare in vacanza a Sarajevo. Altrimenti potremmo fare come la Svizzera, chiuderci nel nostro cortile e guardare cosa avviene al di fuori. Ma io credo che l'Italia non possa farlo, perche' fortunatamente possiede dei valori molto piu' alti".

Notizia Asca del 4 Agosto

SIRIA: PAGLIA (FLI), INAUDITA ASSENZA GOVERNO IN COMMISSIONE DIFESA

(ASCA) - Roma, 1 ago - Il capogruppo di Fli in Comm.ne Difesa, Gianfranco Paglia, torna a chiedersi: ''Questa classe politica merita il sacrificio dei nostri soldati? Mi pongo questa domanda alla luce della incredibile assenza di rappresentanti del governo al dibattito in Comm.ne sul rifinanziamento delle missioni all'estero. Un'assenza che assume caratteristiche grottesche, se si considera il contesto della crisi in Siria con le possibili ripercussioni che puo' avere su altri scenari''.

Alle ore 16.00 di questo pomeriggio, i parlamentari del Terzo Polo incontreranno i giornalisti nella sala stampa della Camera per denunciare la latitanza dell'esecutivo in un momento che richiederebbe l'attivazione di un autentico gabinetto di crisi, in ordine alle missioni e ai recenti fatti di Hama (Siria).

Casertanews.it del 19 Settembre

Paglia e Cobianchi (Fli): "Dedicare area verde viale ellittico ai Caduti nelle Missioni di Pace"

POLITICA | Caserta

- E' stata presentata al Comune di Caserta, su sollecitazione della Medaglia d'Oro al Valore Militare on. Gianfranco Paglia, dal capogruppo di FLI Luigi Cobianchi, la proposta di deliberare, nel prossimo Consiglio Comunale, l'intitolazione all'area a verde prospiciente Viale Ellittico e Viale Douhet, in prossimità della Scuola Allievi Sottufficiali dell'Aeronautica Militare, "Ai Caduti nelle Missioni di Pace". In Occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il consigliere Cobianchi ha richiamato l'importanza che le Forze Armate Italiane hanno avuto nella storia e nella costruzione dell'Unità d'Italia ed il rapporto strettissimo che la città di Caserta ha avuto da sempre sia con la scuola allievi sottufficiali dell'Aeronautica Militare sia con le caserme che sono presenti sul territorio, in particolare la Brigata Garibaldi, protagonista di molte missioni di pace. Il consigliere Cobianchi ha tenuto a sottolineare la vicinanza fra la città di Caserta e tutte le donne e gli uomini che partono per le missioni di pace nel mondo rischiando spesso la propria vita in nome degli ideali della Pace, della Fratellanza e della Patria.

Casertanews.it del 19 Settembre

Assemblea di Futuro e Libertà con l'on. Paglia

POLITICA | Casal di Principe

- Si è tenuta l'altro ieri sera presso la sede del circolo cittadino di Futuro e Libertà di Casal di Principe la prima delle assemblee pubbliche che il coordinatore provinciale di FLI on. Gianfranco Paglia ha voluto per incontrare gli iscritti e i simpatizzanti finiani in provincia di Caserta. All'incontro era presente tra gli altri anche il delegato provinciale all'organizzazione Antonio Schiavone, oltre a numerosi dirigenti e coordinatori cittadini dei vari circoli della provincia. A fare gli onori di casa il coordinatore del circolo FLI "Falcone e Borsellino" di Casal di Principe Dott. Luigi Schiavone. Con questa serie di riunione itineranti in tutti i circoli della provincia Futuro e Libertà sta cercando di creare una importante rete fra i circoli della provincia, anche in vista del congresso provinciale che dovrebbe svolgersi nei prossimi mesi e che sancirà la consacrazione ufficiale del partito del presidente della Camera in Terra di Lavoro.



Comunicato Stampa del 20 Settembre

Futuro e Libertà per L’Italia: L’on. Gianfranco Paglia viene nominato componente dell’Ufficio di Presidenza

Il parlamentare Gianfranco Paglia ha ricevuto la nomina, dal vicepresidente di Futuro e Libertà per l’Italia on. Italo Bocchino, a componente dell’Ufficio di Presidenza del Partito. Un incarico questo, che pone l’on. Paglia ai vertici del Partito del Presidente della Camera Gianfranco Fini.

“Questa nomina – ha dichiarato Paglia – rappresenta per me un grande onore soprattutto alla luce dello spirito di servizio con cui personalmente concepisco la politica. Metterò a disposizione dei miei elettori, delle Forze Armate, di cui mi onoro di rappresentare , e dello Stato, tutte le mie possibilità per rappresentare al meglio la voce di coloro che hanno fiducia in me. Credo, viste le difficoltà di questo momento storico, che sia fondamentale adoperarsi con forza per il bene della Nazione e degli Italiani.”

Comunicato Stampa del 22 Settembre

FLI: Caserta si sta avviando al Congresso Provinciale

Si sta apprestando FLI di Caserta ad organizzare il Congresso Provinciale. La cura dello stesso è stata affidata ad Antonio Schiavone e con lui stanno collaborando l’avv. Giuseppe Del Mese di Capua ed il prof. Giuseppe Ianniello del circolo di Capodrise. “Con il Congresso provinciale- ha dichiarato Schiavone – ci si avvia a dare un taglio alla politica berlusconiana e ad affermare i principi ed i valori che hanno da sempre contraddistinto la nostra identità.” Il congresso, quindi, diventa un momento importante per stabilire la base di partenza di questa nuova formazione per Caserta. FLI inizierà a testimoniare una forte presenza nella provincia e a dettare le regole di una nuova politica che si differenzierà completamente da quella condotta attualmente, a livello nazionale, dai partiti di governo.

Notizia AGENPARL del 23 Settembre

AFGHANISTAN: PAGLIA (FLI), CORDOGLIO PER MILITARI MORTI

(AGENPARL) - Roma, 23 set - “Esprimo tutto il mio cordoglio per la perdita dei tre militari italiani impegnati in missione in Afghanistan. Nonostante tutto questi ragazzi continuano a difendere la pace e la libertà con coraggio in territori difficili e lontano dalle loro famiglie e dalla loro Patria. E dimostrano quotidianamente di amare l’Italia e di portare con orgoglio quel tricolore cucito sulle loro divise. Troppo spesso si sottovaluta il loro lavoro e i rischi che corrono”. Lo dichiara il deputato Fli e medaglia d’oro al valor militare, Gianfranco Paglia, che aggiunge: “In questo momento di dolore mi unisco alle famiglie dei militari scomparsi”.

Comunicato Stampa del 26 Settembre

L'On. Paglia in visita all'Aeronautica Militare

E’ stato in visita questa mattina l’on. Gianfranco Paglia all’ Aeronautica Militare di Caserta, retta dal col. Paolo Marco Felli, che ospita e fornisce il supporto logistico ai militari impiegati nelle operazioni “Strade sicure” e “Strade Pulite”.

Nello specifico, è stato illustrato dal Col. Giovanni Coradello, comandante del quinto reggimento Alpini, le attività svolte dal Settimo Comando di Piazza per le Operazioni Strade sicure”. Presenti il presidente della provincia Domenico Zinzi e il Com. Gen. Del 2° Fod Gen. Ca. Vincenzo LOPS.

L’intento della missione è quello di dare sostegno alla Polizia per contrastare la criminalità organizzata e assolve il compito articolando il dispositivo in 3 complessi minori allo scopo di concorrere, congiuntamente alle Forze dell’ Ordine.: alla vigilanza fissa del Palazzo di Giustizia di SANTA MARIA CAPUA VETERE ; alla vigilanza dinamica, presso zone perimetrali, del sito “U.S. NAVY SUPPORT SITE” di GRICIGNANO D’AVERSA (CE); alla condotta di tutte le attività operative che la Prefettura indica.

“E’ grazie alla vostra presenza – ha commentato l’on. Paglia – che i cittadini si sentono più sicuri e garantiti dalla presenza dello Stato sul Territorio. Il Vostro è un lavoro silenzioso che porta a casa numerosi successi nell’ambito della lotta alla criminalità che tanto attanaglia la nostra terra.”



Casertanews.it del 2 Ottobre

Paglia (Fli) interviene sulla raccolta firme contro il "porcellum"

POLITICA | Caserta
- "Quando gli uomini sbagliano – dichiara l'on. Gianfranco Paglia- devono avere il coraggio di ammettere l'errore e tornare indietro. Lo ha dimostrato il Presidente della Camera Gianfranco Fini allorchè di fronte ad una situazione insostenibile è uscito dal PDL creando una nuova formazione politica. Personalmente sento come dovere politico ed umano di rispettare la volontà del Popolo, unico vero sovrano dello Stato. L'enorme successo della raccolta di firme per il referendum che tende a cambiare questa legge elettorale deve far riflettere tutti. Gli italiani sono stanchi di non poter scegliere e di vedere, molto spesso, solo persone che fanno della politica un mestiere, promettendo cose che in realtà non possono mantenere. La politica non è accontentare l'amico di turno, né tantomeno "infilarlo" nei posti di potere. E' finita l'epoca in cui le solite persone siedono nei soliti posti. Come sempre ho sostenuto, sono disponibile a sottomettere la mia candidatura alla volontà degli elettori, con serenità e con trasparenza. Dal mio punto di vista la politica non può essere una carriera a vita, ma è servizio per la collettività (Tutta). Mi meravigliano le dichiarazioni di coloro si dicono disponibili a cambiare la legge elettorale, ma che, contemporaneamente, vogliono conservare una parte legata ai listini bloccati. A questi signori vorrei rammentare, riprendendo ciò che dicevo prima , che sono loro al servizio del Popolo e non il contrario. Inoltre apprendo con piacere che, finalmente, lo stesso PDL e la stessa Lega si sta ponendo il problema a tal punto che nei loro prossimi congressi parleranno di questa modifica della legge elettorale."

Notizia ASCA del 4 Ottobre

MISSIONI: PAGLIA (FLI), MILITARI NON SONO IN VACANZA A GRAND HOTEL

(ASCA) - Roma, 4 ott - 'A chi propone di ridurre i costi delle nostre missioni militari io consiglierei di fare un viaggio tra i nostri soldati e vedere realmente come il loro operato sia fondamentale a quelle popolazioni annientate dalla guerra. Si sbaglia di grosso chi crede che i nostri uomini siano collocati in suite con colazione internazionale'. Lo dichiara Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare e deputato di Futuro e Liberta'.'Forse si e' utilizzato un termine poco adatto, non tagliare ma 'togliere' del tutto le missioni: lo si vada a dire a livello internazionale e vediamo cosa rispondono', conclude Paglia.

News Esercito del 5 Ottobre

VISITA AI FERITI

Ieri il Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini, e l’Onorevole Gianfranco Paglia si sono recati in visita ai militari italiani feriti in Teatro Operativo e ricoverati al Policlinico Militare di Roma.
Ad accompagnarli nella visita il Generale Biagio Abrate, Capo di Stato Maggiore della Difesa, e il Generale Domenico Rossi, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Il Presidente Fini ha espresso ai militari feriti, e ai loro familiari, la vicinanza e il sostegno di tutto il Paese, insieme all’augurio di una pronta guarigione.

News Difesa del 20 ottobre

DIFESA: PAGLIA (FLI), SOLIDARIETA’ AL COCER, GOVERNO ASCOLTI RICHIESTE

“Solidarietà al Cocer e a tutte le Forze Armate e le Forze dell’Ordine che in questi anni hanno subito i tagli del Governo. L’attuale Esecutivo, prima di prendere qualsiasi decisione, dovrebbe ascoltare le loro richieste. E le Forze Armate non chiedono altro che la possibilità di poter lavorare, e quindi risorse e mezzi”. Lo afferma in una nota il deputato di Futuro e Libertà, Gianfranco Paglia.
“Anche proposte come la naia breve, che sicuramente avvicinano i giovani all’Esercito – aggiunge Paglia - in questo momento non servono perché rappresentano solo uno spreco di risorse che, invece, potrebbero essere impiegate in maniera migliore. Una maggiore comprensione dei problemi delle Forze Armate sarebbe un bel gesto da parte del Governo nei confronti di donne e uomini che, in Italia e all’estero – conclude il deputato di Fli - servono il nostro Paese anche a scapito della loro incolumità se non della vita”.



News Difesa del 27 ottobre

DIFESA: PAGLIA (FLI), BENE CROSETTO SU DPCM, ORA MARONI E LA RUSSA FIRMINO

“Bene il Sottosegretario Crosetto che si è speso molto per il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri volto a pagare per il 2011 i miglioramenti economici automatici previsti dalla legge per le Forze Armate e di Polizia. Si tratta di un atto dovuto nei confronti di un settore a cui sono già stati chiesti forti sacrifici e che non comporta alcun aumento di spesa, visto che le risorse sono attinte dallo stesso comparto, e cioè dagli accantonamenti del finanziamento destinato al riordino delle carriere”. Lo afferma in una nota il deputato di Futuro e Libertà e membro della Commissione Difesa, Gianfranco Paglia.
“Ora – aggiunge Paglia - i Ministri Maroni e La Russa si assumano le proprie responsabilità e firmino al più presto questo provvedimento che attende da mesi di essere varato”.

Corriere Nazionale del 5 novembre

«Missioni all’estero? Necessarie nonostante tutto»

La medaglia al valore Paglia: «Un impegno da mantenere anche se i rischi sono tanti»

Missioni militari all’estero sì o no? Mentre oggi e domenica la città di Napoli si prepara e festeggiare il “Giorno dell’unità nazionale” e la “Giornata delle Forze armate”, l’opinione pubblica si continua a domandare se, per i nostri militari, il “gioco valga veramente la candela”, soprattutto all’indomani dell’ennesimo attacco al contingente italiano in Afghanistan.

«L’impegno militare all’estero è necessario, ed è giusto che si continui a mantenerlo anche se i rischi li conosciamo tutti benissimo. Certo, cosa fondamentale è garantire che queste operazioni diano dei risultati effettivi». Ne è convinto Gianfranco Paglia, militare e politico,deputato di Futuro e Libertà e medaglia d’oro al valore militare. Nel 1993 da sottotenente paracadutista, Paglia è rimasto gravemente ferito nel corso di una missione in Somalia. Ma nonostante il trauma ha continuato a prestare servizio nell’Esercito. «Malgrado i legittimi dubbi, anche l’opinione pubblica ormai ha compreso l’importanza delle missioni all’estero. Servono nonostante tutto. E a volte il prezzo da pagare è davvero molto caro. Attacchi come quello di ieri in Afghanistan non devono lasciare spazio alle perplessità, il terrorismo non deve avere la meglio».

Comunicato Stampa del 12 novembre

PAGLIA (FLI): NOSTRI CADUTI SONO EROI ED ESEMPIO PER POLITICA

“In questo giorno di particolare fermento politico, il mio pensiero va a tutti i soldati caduti durante le missioni di pace. La loro forza e il loro coraggio rimarranno per sempre nelle nostre menti e nei nostri cuori”. Lo dichiara il deputato di Fli e medaglia d’oro al valor militare, Gianfranco Paglia.

“Non è facile – aggiunge - lasciare la famiglia, gli amici, il proprio Paese e scegliere con coraggio di difendere la democrazia, la libertà e l’uguaglianza in terre lontane e difficili. Il loro impegno, la loro dedizione e il loro essere ‘Una Acies’ dovrebbero essere un esempio per tutti noi, politici compresi, affinché si possa lavorare tutti insieme per fare finalmente gli interessi del Paese e degli italiani”.

“Voglio abbracciare le famiglie di questi eroi e vorrei ricordare loro che questi soldati, figli e mariti, non sono caduti invano, ma hanno portato in alto la bandiera dell’Italia", conclude l’esponente di Fli.

Italpress del 13 novembre

GOVERNO: PAGLIA (FLI)"BASTA CORI DA STADIO,ORA COESIONE E RICOSTRUZIONE"

ROMA (ITALPRESS) - "I caroselli che da 24 ore girano tra Palazzo Grazioli e il Quirinale, cosi' come i cori e gli striscioni da stadio, sono comportamenti dai quali credo sia doveroso dissociarsi. Abbiamo detto agli italiani che bisognava aprire una nuova fase politica all'insegna della coesione e della ricostruzione nazionale, ma in questo modo dimostriamo di non essere un popolo maturo e pronto a confrontarsi con le dure sfide che ci aspettano in questi mesi. Non mi interessano piu' ne' vincitori ne' vinti, ma solo il futuro del Paese e degli italiani". Lo dichiara il deputato FLI, Gianfranco Paglia.

(ITALPRESS).
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13-Nov-11 20:09
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Ansa del 17 novembre

GOVERNO: DIFESA; PAGLIA, OTTIMA SCELTA AMMIRAGLIO DI PAOLA

(ANSA) - NAPOLI, 17 NOV - ''Il presidente del Consiglio Mario Monti ha fatto la giusta scelta indicando l'Ammiraglio Giampaolo Di Paola come ministro della Difesa. Sono certo che il ministro Di Paola, uomo di grande esperienza e da sempre al servizio del Paese, sapra' svolgere meglio di altri questo importante incarico per il quale e' stato chiamato. Al neo ministro faccio i miei piu' sentiti auguri e auspico che anche i sottosegretari che dovranno affiancarlo in questo importante e delicato percorso, possano portare avanti il buon lavoro svolto dai loro predecessori''. Lo dichiara il deputato Fli e medaglia d'oro al valor militare, Gianfranco Paglia.(ANSA).

Comunicato Stampa del 20 Dicembre

Paglia riceve la cittadinanza onoraria di Santa Maria Capua Vetere

Alla presenza del presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini, è stata conferita dal sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Muro, la cittadinanza onoraria alla medaglia d’oro al V. M. on. Gianfranco Paglia. La cerimonia ha avuto inzio con la proiezione di un documento che ha raccontato lo storico episodio del 2 luglio 1993, passato alla storia con il nome della “battaglia del checkpoint pasta” di Mogadiscio. Momenti di grande commozione hanno attraversato il pubblico presente durante la descrizione degli eventi che coinvolsero i nostri soldati nel primo scontro militare dal dopoguerra. In quella battaglia persero la vita tre soldati italiani e l’allora sottotenente Paglia rimase gravemente ferito meritando per il valore e l’eroismo dimostrato sul campo il più grande riconoscimento che lo Stato Italiano attribuisce ai suoi soldati: la medaglia d’oro al valore militare. “Nell’essere felice – dichiara l’on. Paglia – per il grande onore che la città di Santa Maria C.V. ha voluto tributarmi, il mio pensiero non può non andare ai tre amici che persero la vita quel giorno. Credo che la nostra Nazione possa essere orgogliosa sempre del valore che i suoi soldati hanno dimostrato e dimostrano ogni giorno nelle tante missioni umanitarie che il niostro esercito realizza in tutte le parti del mondo dove ce ne è bisogno. Questo riconoscimento va condiviso con tutti coloro che indossano con orgoglio, onore e spirito di sacrificio, la divisa dell’Esercito Italiano.”Alla cerimonia sammaritana erano presenti il presidente del consiglio comunale Dario Mattucci, gli assessori e consiglieri comunali, il Questore Longo, il Presidente del Tribunale, le autorità militari e dell’arma dei Carabinieri.



Comunicato Stampa del 21 dicembre

Due prestigiose onorificenze dagli Stati Uniti per l'On. Paglia

In occasione del suo recente viaggio negli Stati Uniti d’America, l’on Gianfranco Paglia ha ricevuto due prestigiose onorificenze dal Consiglio della Città di Philadelphia e dal Senato della Pennsylvania. In particolare, le due importanti istituzioni politiche americane hanno voluto premiare il valore che ha contraddistinto il maggiore Paglia nella sua carriera militare e che lo ha portato al conferimento della Medaglia d’oro. In linea con i principi della società americana, la menzione d’onore del Senato della Pennsylvania pone l’accento maggiormente sull’atto di eroismo compiuto durante la missione “UNOSOM II” al quale partecipò anche l’Esercito americano. Nella citazione del Consiglio della Città di Philadelphia è scritto: “l’on. Gianfranco Paglia si è distinto con altissimo valore come ufficiale dell’Esercito Italiano. Attualmente è Maggiore della Brigata Bersaglieri Garibaldi. Come Ten. dei Paracadutisti ha partecipato alla missione UNISOM II in Somalia decisa per portare assistenza umanitaria per conto delle Nazioni Unite. Nella battaglia del “checkpoint pasta” a Mogadiscio il 2 luglio 1993 fu ferito gravemente nel tentativo di salvare i suoi soldati e, a causa di quest’atto di eroismo, perse l’uso della gambe. Per il suo estremo coraggio ha ricevuto la Medaglia d’oro al Valor Militare dal Governo Italiano.” Le due onorificenze gli sono state consegnate durante una cerimonia ufficiale organizzata dalla città di Philadelphia. “Questo riconoscimento mi è giunto- ha dichiarato l’on. Paglia – in maniera del tutto inaspettata ed imprevista. Ritengo doveroso che tutte queste onorificenze vadano condivise sempre e comunque con coloro che quel 2 luglio persero la vita e con tutti quei soldati italiani caduti nell’adempimento del loro dovere.”

Notizia AGENPARL del 22 dicembre

DIFESA: PAGLIA (FLI), MENZIONE D’ONORE GRANDE RICONOSCIMENTO PER ME E TUTTI RAGAZZI

(AGENPARL) - Roma, 21 dic - “Un riconoscimento inaspettato che ritengo vada condiviso con coloro che quel 2 luglio del 1993 persero la vita e con tutti i soldati italiani caduti nell’adempimento del loro dovere. Quei momenti hanno segnato la mia vita e quella dei ragazzi che erano con me. Per noi militari è un onore servire il nostro Paese: abbiamo giurato fedeltà alla nostra Italia”. Così il deputato di Futuro e Libertà, Gianfranco Paglia, a margine della cerimonia dove il Consiglio della Città di Philadelphia e Il Senato della Pennsylvania riconoscendo il valore militare che lo ha contraddistinto nella sua carriera e per l’atto di eroismo compiuto durante la missione “UNISOM II”, gli hanno conferito due prestigiose onorificenze.



Notizia AGENPARL del 22 dicembre

PIRATI: PAGLIA (FLI), SODDISFAZIONE PER GRANDE VITTORIA FORZE ARMATE ITALIANE

(AGENPARL) - Roma, 21 dic - “Massima soddisfazione per il rilascio della nave italiana Savina Caylyn, sequestrata l'8 febbraio scorso da un gruppo di pirati somali. Felicitazioni per i cinque marinai nostri connazionali che ora possono tornare a casa e passare un Natale sereno insieme alle loro famiglie. Il rilascio della petroliera dimostra che le nostre Forze Armate, anche se in silenzio, svolgono al meglio il proprio lavoro e ottengono grandi risultati. E questa è la vittoria più bella”. Lo dichiara in una nota il deputato di Futuro e Libertà e Capogruppo in Commissione Difesa alla Camera, Gianfranco Paglia.

Notizia Agenparl del 30 Dicembre

Tremaglia: Paglia (FLI), abbiamo perso un grande uomo

(AGENPARL) - Roma, 30 dic - "Oggi l'Italia perde un grande uomo. Uno dei figli che ha amato di più la sua Nazione e che ha rispettato tutti gli italiani di qualsiasi fede politica. La morte di Mirko Tremaglia crea un vuoto nelle istituzioni italiane essendo stato un uomo di altissimo senso istituzionale. Personalmente ho un ricordo commosso del mio rapporto con l' on. Tremaglia che identificava la mia missione militare con l'amore che insieme provavamo per la stessa e unica bandiera. Con la sua scomparsa muore una parte della nostra storia, rimane, pero', l'esempio di coerenza, di lealtà politica e di amore per l'Italia. Futuro e Liberta' ha perso uno degli uomini più rappresentativi che avesse, a noi il compito di seguire il suo esempio". Lo dichiara il deputato di FLI, Gianfranco Paglia.