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Discorso del Presidente del Consiglio Comunale di Santa Maria Capua Vetere, Dario Mattucci, in occasione della cittadinanza onoraria
Di amministratore (del 13/01/2012 @ 12:29:55, in Caserta, linkato 1519 volte)
Discorso del Presidente del Consiglio Comunale di Santa Maria Capua Vetere, Dario Mattucci, in occasione della cittadinanza onoraria

Nel 1415, prima della storica battaglia di Azincourt nella quale appena settemila Inglesi sconfissero ben 25 mila soldati dell'esercito francese, Re Enrico V d’Inghilterra, ebbe a dire ai suoi uomini:

Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada.
Dategli dei soldi perché acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell’uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch’abbia paura di morir con noi.
Chiunque sopravviva a questo giorno, mostrerà le sue cicatrici ai vicini e racconterà storie gloriose di tutte le grandi imprese di questa battaglia.
Insegnerà quelle storie a suo figlio e da oggi alla fine del mondo verremo ricordati.
Noi pochi, noi pochi felici, noi banda di fratelli; perché chiunque ha versato il suo sangue insieme a me è mio fratello.
E quegli uomini che hanno avuto paura, si sentiranno inferiori quando scopriranno come abbiamo combattuto e come siamo morti insieme.

Questo brano, tratto dall’Enrico V di William Shakespeare e che esalta il Valore della Lealtà e dell’Amore per la propria Patria e per il proprio Popolo, fa mostra di sé nell’ufficio parlamentare di Gianfranco Paglia; tra il quadretto che custodisce il basco di quella missione, un enorme tricolore e le foto di quei giovani amici, di quei fratelli caduti in quei giorni terribili in terra somala. 

In quelle foto, in quella bandiera, in quei simboli, c’è la storia e la vita di Gianfranco Paglia: la Fratellanza, l’Altruismo, la Generosità.
E ancora, Il senso del Dovere, l’Amor Di Patria, il Coraggio.
 
Ci sono momenti della vita nei quali è molto complicato tener fede alla proprie idee, ai personali convincimenti, momenti nei quali sarebbe più semplice cercare scorciatoie per evitare la responsabilità delle scelte: ed è, allora, che gli uomini si distinguono tra pavidi, quelli che sono vinti dalla loro paura e che finiscono per vivere in uno stato di morte perenne, e i coraggiosi, coloro che sanno sostenere il peso della propria libertà dai tanti condizionamenti.

Gianfranco, poco più che ventenne, ha scelto di essere coraggioso e libero; ha scelto l’Amicizia, la Lealtà, la Solidarietà, ha saputo dimostrare a tutti noi cosa significa essere soldato e cosa significa amare la propria Patria; in quel momento, la vita dei suoi commilitoni rappresentava la vita stessa del popolo italiano e, per quel popolo, per quei commilitoni, per quegli Amici, per quei Fratelli, non ha esitato un solo istante a mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri.

Altruismo, Amor Patrio, Libertà, Nobiltà d’animo: sono i Valori nei quali vorremmo che tutti si riconoscessero; sono i valori che rimarranno indelebili e imperituri nelle gesta di Gianfranco e che gli si leggono quotidianamente negli occhi, in uno sguardo sempre buono e sincero.

Sono i Valori che vorremmo accompagnassero la vita di ciascuno di noi, di ciascuno di voi, giovani di Santa Maria, perché la vita ci metterà di fronte a tante scelte difficili; e saranno quelli i momenti in cui avremo bisogno di esempi, per ispirare le nostre scelte.

Oggi a tutti noi viene fatto un dono; l’esempio e l’insegnamento di Gianfranco Paglia è che nella vita bisogna crederci, e che bisogna essere pronti a lottare per ciò in cui si crede, anche se questo comporta a volte rischi alti; anche se può significare andare contro corrente, scontrarsi con l’interesse dei molti, di chi, cioè, anteporrà sempre il proprio interesse al bene collettivo, di chi inseguirà sempre il successo personale rinnegando e tradendo amicizie e ideali.
Ma cosa rimarrà a tutti loro, se non la solitudine del proprio egoismo?

Tu, caro Gianfranco, sei l’esempio vivente di come ci si comporti nelle battaglie di Azincourt della nostra vita: c’è chi, avido e pavido, accetta soldi, e in cambio abbandona tutto e tutti, e chi invece, con la forza delle idee e il coraggio delle azioni, resta a combattere, al fianco dei propri fratelli, per non rinunciare mai all’onore e alla libertà.

Permettimi di dirti, perciò, che è un orgoglio essere tuo concittadino e tuo amico, così come è un onore che a suggellare questo conferimento, per il quale ringrazio vivamente il Sindaco Biagio Di Muro, l’Amministrazione e i consiglieri comunali tutti, sia qui con noi il Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini, al quale esprimo la più profonda gratitudine per aver voluto onorare, con la sua partecipazione, la nostra amata Città.

Grazie Presidente, Grazie Gianfranco.