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02/07/2012 - Lettera di Gianfranco Paglia al Mattino: "In ricordo del 2 luglio"
Di amministratore (del 02/07/2012 @ 11:15:22, in Articoli, linkato 1361 volte)
In ricordo del 2 luglio...

Stefano Paolicchi, Pasquale Baccaro, Andrea Millevoi.... perchè il loro sacrificio non venga dimenticato

Egregio direttore,

Voglio ringraziarLa per l' opportunitá concessa per ricordare ciò che è accaduto il 2 luglio 1993 a Mogadiscio durante la battaglia Ceckpoint  Pasta.

Diciannove anni sono trascorsi e ancora oggi, ogni volta che un nostro militare perde la vita in missione si discute sull'utilità delle stesse. Il mio pensiero, da militare, ancor prima che di cittadino italiano e poi di deputato al Parlamento non può non andare a Stefano Paolicchi, Pasquale Baccaro, Andrea Millevoi che, durante una normale operazione di rastrellamento, hanno perso la vita. E allora non posso non ribadire che le missioni di pace devono continuare ad esserci proprio per non rendere vano il sacrificio dei nostri uomini che con lealtà ed onore hanno difeso e difendono la Patria. Lealtà e onore sembrano, per questa societá così frettolosa e materialista, due valori desueti, eppure è proprio da concetti come questi da cui può e deve ripartire la nostra Nazione. Da quella identità di popolo che ci fa stringere gli uni agli altri. Da quel famoso 2 luglio, quando per la prima volta, dalla fine della seconda guerra mondiale, la nostra Nazione perse, in battaglia, tre vite straordinarie. Non c' è un giorno, non c'è una volta in cui io non vada ad accogliere le bare dei nostri caduti nelle missioni all'Estero che io non li ricordi! Vorrei far riflettere tutti coloro che avversano le nostre missioni di pace, cos'erano la Somalia, l'ex Jugoslavia, l'Iraq, l'Afghanistan, ed il Libano prima del nostro arrivo. E vorrei far veder loro il sorriso dei bambini quando incontrano i nostri militari. Eroi? È eroe chiunque compie con amore il proprio dovere, il proprio lavoro, la propria missione. Perchê questo significa amare la propria comunità, la propria Patria. Di fronte all' amore di Dio, i miei compagni morti quel giorno vivono l'eternità dei giusti e per questo il 2 luglio non è per me un giorno funesto. A loro e a tutti i militari caduti sento il bisogno di dire: Grazie.


Gianfranco Paglia