back to home page
back to memorie
 
La Mia Vita
 
 
Sono nato il 17/07/70 a Sesto San Giovanni (MI),ora vivo a Caserta. Nel 1989 sono partito per svolgere il servizio di leva in Marina, sono rimasto per circa 20 giorni a La Spezia per il primo periodo di addestramento, il cosiddetto CAR e poi sono stato trasferito a Roma per i restanti 11 mesi. Mi sono davvero divertito a Roma, è una città bellissima e poi era il periodo dei Mondiali 1990. Per di più partecipai al Campionato Nazionale della Marina Militare, come portiere. E' stato un servizio militare davvero "sudato". Nel 1991 sono risultato vincitore del 109' corso A.U.P.C.(Allievo Ufficiale Pilota di Complemento) presso l' Accademia Aeronautica di Pozzuoli (NA). Un'esperienza dura, dove era chiesto l'impossibile (almeno così sembrava). Un'esperienza difficile da descrivere ma allo stesso tempo carica di soddisfazioni in quanto riuscivi esattamente a fare tutto ciò che ti veniva chiesto. Purtroppo sono stato dimesso dal corso nel marzo 1992 per aver sbagliato un esame in volo. E' stata colpa mia. Nel 1992 ho vinto il 149° concorso A.U.C. (Allievo Ufficiale di Complemento) presso la Scuola Militare di Fanteria di Cesano (RM). Durante il corso ho fatto domanda per le selezioni come Ufficiale Paracadutista presso la Scuola di Paracadutismo in Pisa, superando le prove di selezione. Classificatomi 49° a fine corso, ebbi la possibilità di scegliere la mia destinazione: 186° Reggimento Paracadutisti Folgore in Siena, presso la 15' compagnia Diavoli Neri.
 
 
Ritornai a Pisa per prendere il brevetto da parà, frequentando il famoso Corso Palestra. Finalmente arrivò il primo lancio. Descriverlo mi riesce difficile, posso solo dire che una volta fuori dal C 130 (velivolo militare) non facevo altro che urlare di gioia, scattavo foto a tutto e a tutti. Ma una sensazione che non potrò mai dimenticare fu il silenzio nel vuoto, il galleggiare in aria, vedersi penzoloni, muovere le gambe senza alcuna resistenza. Fantastico è dir poco. Il 28 maggio del 1993 sono finalmente partito per la Somalia. Il mio sogno si realizzò, era dal dicembre del 1992 che speravo di partecipare alla missione IBIS. Il 2 luglio del 1993 durante un conflitto a fuoco, sempre in terra somala, fui colpito da 3 proiettili, mi ricoverarono presso l'ospedale militare Americano, salvandomi la vita. Purtroppo un proiettile aveva leso la colonna vertebrale tranciando di netto le vertebre C7 ‑ T1. Mi diagnosticarono una tetraplegia. Quel giorno vi furono 3 morti e 22 feriti. Io fui fortunato.
 
 
Il 13 luglio rientrai in Italia e mi ricoverarono presso l' Ospedale Militare il Celio di Roma. Dopo una serie di indagini effettuate dai miei familiari si decise, con l'appoggio dello Stato Maggiore Esercito, che il miglior Centro di Fisioterapia era quello di Nottwill in Svizzera. Il 27 luglio fui ricoverato presso il suddetto centro. Mi dissero che vista la gravità della mia lesione, la permanenza non poteva essere inferiore a 9 mesi. Mi insegnarono ad essere autonomo in carrozzina e dopo soli 4 mesi quasi mi "cacciarono". Fu la mia prima grande vittoria dal mio ferimento. Il 22 dicembre finalmente tornai a casa e fu una grande festa per tutti. All'aeroporto di Capodichino a Napoli fui accolto da una marea di amici. Finalmente respirai aria di casa. Il 13 gennaio del 1994 mi recai a Mosca, in un centro specializzato per lesioni midollari. Per la prima volta mi misero in piedi, per poi riuscire a fare alcuni passi. Sino ad allora mi era stato sempre detto che per me, per la mia lesione, era una cosa impossibile. Rientrai in Italia nel maggio dello stesso anno. Nell' ottobre del 1994 durante un Giuramento presso la Scuola Militare di Viterbo, furono consegnate le onorificenze per la missione IBIS, purtroppo molte alla memoria: in quella missione morirono 11 militari, 1 crocerossina, 3 giornalisti. Durante la cerimonia fui insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare.
 
 
Nel 1997 la svolta: mi iscrissero nel Ruolo d'Onore e ripresi servizio il 27 maggio presso la Brigata Bersaglieri "Garibaldi". Il 29 giugno partii per la Bosnia per partecipare alla missione SFOR con la mia nuova Brigata. Finalmente, grazie allo Stato Maggiore e al mio Comandante il Gen. Del Vecchio, ritornai nonostante la carrozzina, a partecipare ad una missione "Fuori Area". Ci rimasi per 3 mesi. Ritrovarmi in "zona d'operazioni" ma in carrozzina fu diverso, ma ugualmente bello. Riuscii addirittura ad assistere al concerto degli U2. Per vederlo vennero da tutta la ex Yugoslavia. Per quanto mi riguarda, posso dire senza alcun dubbio che vedere ragazzi e ragazze di varie etnie uniti per una sera risultò sicuramente più emozionante del concerto stesso. Nel maggio 1998 sono tornato a pilotare un aereo con comandi per disabili, per la precisione un velivolo del tipo "SKY ARROW 450 T", presso l'Aero Club Italia, situato nei pressi di Fiano Romano vicino Roma. Nel marzo del 1999 mi recai a Vicenza per un diverso ciclo fisioterapico, con il mio instancabile amico e terapista Franco. Dopo 10 mesi riuscii a deambulare, grazie ad un computer che trasmette impulsi elettrici a degli elettrodi applicati alla muscolatura delle gambe, dei glutei e dei paravertebrali. E' sicuramente un palliativo, ma mi permette di stare bene. Il 2 luglio 1999, dopo sei lunghissimi anni, grazie a Barbara Brighetti atleta numero uno del team Sector No Limits, sono riuscito a lanciarmi col paracadute, in tandem naturalmente (per ora). Barbara si è presa una bella responsabilità ed è per questo che non smetterò mai di ringraziarla. Chi sà, forse un giorno non troppo lontano proverò di nuovo l'emozione del lancio. Starne senza per troppo tempo... nuoce alla salute.